Amazzonia. Orgoglio indigeno mai domo
Ha uno sguardo determinato e la voce ferma, eppure le parole con cui annuncia una nuova mobilitazione tradiscono preoccupazione: «Non possiamo continuare a portare pazienza mentre i nostri familiari muoiono e i nostri territori si deteriorano. Dobbiamo alzare la voce, e lo faremo. Non permetteremo attività petrolifera se prima non affrontiamo il debito storico che lo Stato ha nei confronti dei popoli indigeni».
A parlare è Alfonso López, presidente dell’associazione Cocama di sviluppo e conservazione san Pablo de Tipishca (Acodecospat), un’organizzazione indigena che rappresenta le comunità native del popolo Kukama Kukamiria della regione di Loreto, nell’Amazzonia peruviana settentrionale. È seduto insieme ad altri dirigenti indigeni di fronte a una trentina di giornalisti e attivisti, in una sala stampa a Lima. È il 9 novembre 2024 e i leader amazzonici sono arrivati nella capitale qualche giorno prima, per una riunione con...