Quando il cavallo su cui gareggiava si è infortunato, nonna Anna ha utilizzato i risparmi destinati alla dentiera per acquistarne uno nuovo. E Matteo ha vinto
Storie
I bambini coinvolti sono 380, cinquanta gli insegnanti. Appartengono all’istituto comprensivo di Romano d’Ezzelino che, grazie al Comune, ha intrapreso un progetto che sa di genuino come le migliori sfide pionieristiche. Sui banchi di scuola questo “esercito” armato solo di buone maniere, sarà chiamato ad affrontare una materia finora mai studiata sui libri: la gentilezza.
Da un libro, nato durante la pandemia, a un corso per i ragazzi della scuola primaria. Angelica Montagna, giornalista ed esperta di formazione, porta tra i banchi il suo Corso di gentilezza
«Un po’ di numeri? Dieci le formazioni del settore giovanile, dai ragazzini del 2013 sino alla Primavera, quest’anno formata da 2003 e 2004: un totale di 230 ragazzi. Poi c’è l’Academy, la scuola calcio insomma, e anche qui siamo a 230 unità, iniziando dalla classe dei 2014. Ogni squadra col suo staff naturalmente il che significa un paio di allenatori per i gruppi dei più piccoli, salendo a tre a partire dall’Under 15, mentre sono in quattro in Primavera, tipo insomma prima squadra. Intendo un allenatore, un secondo, un preparatore dei portieri e un preparatore atletico. Per l’attività di base, le prime tre annate, sino ai 2010, il responsabile è Alberto Piva; la fascia intermedia (Under 13, 14 e 15) è curata da Ottorino Cavinato, mentre Under 16, 17 e Primavera le seguo più io direttamente».
Amelia Casadei. In tre decenni fu consigliera comunale a Ponte San Nicolò, deputata e consigliera regionale. A 92 anni segue con grande lucidità le vicende politiche italiane: da grande elettrice di Pertini, legge il Mattarella bis
Trent’anni fa moriva padre David Maria Turoldo. «Voleva una Chiesa impegnata nella liberazione dei poveri, a tergere lacrime, soccorrere, servire»
Don Lucio Calore vent’anni fa tornava alla casa del Padre dopo essersi speso per gli ultimi, non solo a Padova. La sua lezione è viva ancora oggi
La sera di sabato 8 febbraio 1947, 75 anni fa, si concluse nella casa canossiana di Schio la vita terrena di Giuseppina Margherita Fortunata, la “madre moretta” come era soprannominata, che nel 2000 è stata canonizzata da Giovanni Paolo II diventando santa Bakhita.
Cento anni fa moriva il parlamentare di Ponte San Nicolò. Tra i fondatori del Partito popolare, fu protagonista di lotte sindacali su tutto il territorio diocesano. Mons. Pellizzo gli chiese di realizzare a Padova la Rerum Novarum, ma non fu compreso. Morì dimenticato
Le strade, che prendono le parole, possono essere insolite, i ponti linguistici da attraversare altrettanto, in questo caso dall’italiano all’inglese fino alla lingua africana d’origine e ritorno.
Don Fabiano De Nale. Sacerdote di cultura, ma dalla vita semplice e modesta, dagli anni Quaranta in poi è stato parroco della comunità di Bresega di Ponso, dove ha portato istruzione e umanità. Morto il 22 gennaio di 50 anni fa, i parrocchiani lo omaggiano domenica 30
Luigi Baldan – marinaio motorista navale di Sambruson, classe 1917 – si trovava nei Balcani l’8 settembre 1943. Fu catturato dai tedeschi e deportato prima in Germania e poi in Polonia, nel lager di Sackish-Kudowa. Non smise mai di lottare per lasopravvivenza sua e degli altri. In particolare di alcune ragazze ebree. «Perdono quella parte di popolo tedesco – scrive nella premessa al libro sui due anni di prigionia – che in alcuni casi mi dimostrò un po’ di umanità»
Beatrice Rigoni, classe 1995, è rugbista sia del Valsugana che della Nazionale. È la prima italiana a entrare nell’Olimpo mondiale
Roberto Crosta. L’arresto cardiaco il 12 settembre. La salvezza grazie alla tenacia del personale del 118. Il coma, la lunga convalescenza tra Piove di Sacco e Padova e infine la vicinanza fortissima della famiglia e delle comunità cristiane
«Come mai questo interesse per me?». È sorpreso don Tiziano Sofia che la sua vita possa interessare a qualcuno, come se non avesse fatto nulla di straordinario.