Idee

“I poveri nel mondo sono quelli di sempre”. Ma la pandemia ha peggiorato, aumentandole, le sacche di povertà. Imponente la macchina degli aiuti messa in atto dalla Chiesa italiana, soprattutto grazie alle Caritas diocesane che “hanno continuato a stare accanto agli ultimi” attraverso oltre 62mila volontari, da nord a sud del Paese. “L’ultima enciclica del Papa – dice al Sir don Di Mauro della Cei - ci ricorda che siamo tutti fratelli, che sopra la terra e sotto il cielo c’è posto per tutti. L’umanità sofferente e povera ci chiede un po' di posto anche e, soprattutto, nel nostro cuore”

La grande questione evangelica su cui siamo chiamati a riflettere è quella della povertà, verso la quale ogni cristiano è chiamato a tendere la mano. Per comprendere questa particolare realtà e per non cadere in facili e ingannevoli interpretazioni, occorre una considerazione teologica di fondo. La povertà non ha un volto solo. Essa ha sempre bisogno di un discernimento serio e attento. Per poterla incontrare occorre saperla scoprire nei segni dei tempi e della storia che viviamo ogni giorno

"Su alcuni temi oggi c'e' necessita' di metterci attorno ad un tavolo" coi sindacati, "serve un Patto per l'Italia al di la' delle differenze. Troviamo soluzioni per il Paese, le decisioni che prenderemo oggi influiranno molto sulla...

Don Carmelo La Magra è il parroco di Lampedusa e racconta con la voce rotta dalla commozione il dramma della morte del piccolo Joseph, il bimbo di appena sei mesi che veniva dalla Guinea. Tra i morti del naufragio dell'11 novembre nel Mediterraneo centrale, insieme a centinaia di corpi in mare, c'è anche lui che viaggiava con la sua mamma, sopravvissuta. “La sua morte di questo piccolo e il grido disperato della sua giovane mamma rappresentano un macigno sulla nostra cultura occidentale – dice – ma se tutto si fermerà alla commozione di questi giorni avremo fallito un’altra volta”.

"Vedere con gli occhi del cuore la sofferenza degli altri, mettendosi nei loro panni": è l'invito che viene da don Maurizio Patriciello, dopo le ennesime tragedie di barconi affondati e migranti morti, anche neonati, e i drammi che si vivono quotidianamente negli ospedali intasati per il gran numero di pazienti Covid. E se, per rispetto, non è bene diffondere sui social video che attestano tutto questo dolore, non è sbagliato vederli per sapere la verità ed entrare in empatia con l'altro

Oltre le polemiche quotidiane, il tentativo della politica italiana di trovare un metodo dialogante per affrontare questa fase critica per il Paese registra qualche segnale più concreto del solito. All'origine c'è sempre la moral suasion del presidente della Repubblica che, come si ricorderà, è emersa in modo palese all'inizio di novembre nei colloqui con i presidenti dei due rami del Parlamento e i vertici della Conferenza delle Regioni. Da allora qualcosa si è messo in moto, nel dibattito pubblico come a livello parlamentare.

Paola Profeta, docente della Bocconi: “L'Italia fanalino di coda in Europa sulla questione dell'occupazione femminile. Ora la questione si è aggravata, il 55% dei posti di lavoro persi, a causa del covid, riguarda le donne”. A Fa' la cosa giusta! intervento su “Lo sguardo delle donne sul domani”

Il pedagogista e fumettista Francesco Tonucci, fondatore della Città dei bambini, si appella alle istituzioni: “La scuola non basta e così com'è non va bene: le tecnologie devono servire per ascoltare i bambini”. E rilancia: “Prima ancora del diritto all'istruzione, sia garantito il diritto al gioco. Regaliamo le strade ai bambini, sanno essere responsabili e rispettare le regole”

L’aveva detto e lo ha fatto. Il primo atto da presidente eletto per Joe Biden è stata la creazione di una task force per fronteggiare la pandemia. Un atto scontato, se si pensa che negli Stati Uniti si è verificato un quinto dei casi totali di Covid-19 (10,2 milioni su 50,9 totali a livello planetario), eppure fino a oggi Oltreoceano, tolto il vituperato Antony Fauci, non vi era traccia di un gruppo di esperti coinvolti dall’Amministrazione.

La parola. Classi pulite e fornite di dispositivi di sicurezza eppure svuotate dalla didattica a distanza. Piazze e negozi semivuoti. Parrocchie congelate. La seconda ondata era annunciata eppure ci ha colti alla sprovvista. Ma il cristiano sa che anche il fallimento è abitato da Dio e che la fede adulta sa prendere e portare la “croce”