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Il disagio sociale è molto forte, in certi casi al limite della disperazione. Ma viene il dubbio che a protestare con maggiore veemenza non siano coloro che ne avrebbero più motivo. Fa impressione, per esempio, l'insistenza e l'energia con cui da un certo mondo imprenditoriale ci si batte contro la proroga del blocco dei licenziamenti. Si tratta di una misura emergenziale, ovviamente, e che non potrà essere prolungata all'infinito, ma tanta solerzia sembra quasi voler dire che non si aspetta altro che la rimozione del blocco per riprendere a licenziare. Per non parlare dell'esplosione delle spinte corporative, con i settori più forti (anche solo sul piano mediatico) che cercano ogni volta di accaparrarsi maggiori quote di risorse alzando la voce

Il Capo dello Stato risponde alla lettera ricevuta il primo giorno di scuola. L’alunno, che fa la quinta elementare, si era ammalato di Covid-19 insieme a mamma, papà e al fratellino di 4 anni. Per la famiglia di Lozzo Atestino l’isolamento è durato 45 giorni. «Hai affrontato momenti difficili, ma ormai sono alle spalle. Puoi pensare al futuro serenamente» – gli scrive il presidente.  

La povertà del Nord, la fuga e il reinserimento all’interno della società sudcoreana. Jun Heo racconta la sua esperienza come “North Korean Defector”. Dopo aver tentato di scappare per ben tre volte, Jun è riuscito a raggiungere Seul, dove oggi vive e studia

Gli elettori Usa sono chiamati a scegliere il nuovo presidente. Appuntamento ai seggi il 3 novembre, ma 60 milioni di cittadini hanno già votato per posta. Il Paese, oggettivamente ricco e potente, è però attraversato da una triplice crisi: sanitaria, economica, razziale. E resta fortemente diviso tra stati rurali e industriali, tra piccoli villaggi e grandi metropoli, tra repubblicani e democratici… Ne parliamo con Emiliano Bos: il corrispondente da Washington per la Rsi conosce a fondo gli States, che ha da poco attraversato in camper

Una presenza all'estero con cifre simili al secondo dopoguerra. Dal 2006 ad oggi è aumentato il livello di studi di chi parte (+193,3% di laureati) ma la crescita più alta è stata tra i diplomati (+292,5%) disposti a cercare qualsiasi lavoro. Una sorpresa sono le nuove destinazioni: Malta, Portogallo, Irlanda, Norvegia, Finlandia. Il Rapporto Italiani nel mondo della Fondazione Migrantes