Fatti

Nelia Covali, rifugiata ucraina a Chisinau vive nell’attesa che il conflitto finisca. Per molti scappare dalla guerra non significa cominciare una nuova vita, ma aspettare in un limbo di tornare prima possibile a quel che resta della propria.

Erano le 8,45 del 21 aprile 2019, quando improvvisamente un’esplosione interruppe i festeggiamenti per la Pasqua nel santuario di Sant’Antonio a Colombo in Sri Lanka, seguita poi in successione da altre 5 bombe che, prima delle 8,57, colpirono la chiesa di San Sebastiano di Negombo, la chiesa evangelica di Sion a Batticaloa e tre alberghi di lusso di Colombo. 269 i morti, 82 bambini, e quasi doppio il numero dei feriti. Le testimonianze di chi ha vissuto quei momenti e chiede giustizia e verità

Proseguono senza sosta gli aiuti dell’Unicef in Ucraina: al 26 aprile, aveva inviato 206 camion con aiuti di emergenza per un valore di 18 milioni di dollari per sostenere i bambini e le famiglie in Ucraina e nei paesi confinanti. Le forniture includono medicine e attrezzature mediche, vestiti invernali per i bambini, e kit igienici, scolastici, per lo sviluppo della prima infanzia e per il tempo libero.

“Siamo sull’orlo di un altro vero e proprio genocidio, in contemporanea con quella che può essere considerata la seconda grande ‘corsa all’oro’. Qui in Brasile le strade per evitare tutto questo sono già state percorse, senza esito, l’unica nostra speranza è la pressione internazionale”. L’appello arriva al Sir dallo Stato brasiliano del Roraima. La denuncia è di padre Corrado Delmonego, mantovano, missionario della Consolata, che da molti anni vive accanto agli indigeni Yanomami, nel loro territorio, lungo il fiume Catrimani

Nel novembre 2021, Msf ha presentato una richiesta a Covax con l’ambizione di lanciare una campagna di vaccinazione in collaborazione con la Ong Al Ameen, partner siriana, ma si è scontrata con un quadro giuridico opaco e inflessibile, che ha imposto responsabilità eccessive alle organizzazioni umanitarie che operano sul campo. “Esortiamo i partner Covax a lavorare per migliorare il sistema”

Il traffico illegale di specie selvatiche alimenta il bracconaggio e uccide persone, oltre che animali. Sono più di 1.100 i ranger che hanno perso la vita per la difesa della biodiversità negli ultimi 10 anni. Tali crimini sono spesso connessi ad altre illegalità come il riciclaggio di denaro e la corruzione. A ricordare tutto questo è il Wwf Italia, che ha pubblicato un report in cui è incluso un decalogo che incoraggia un turismo più responsabile e sostenibile

La sede del Consiglio d'Europa ha ospitato il 2 maggio, su iniziativa della Presidenza di turno italiana, una giornata di confronto tra i leader delle principali comunità religiose presenti nel continente con esperti e rappresentanti delle istituzioni. Un momento di forte convergenza, sottolineando il ruolo delle comunità di fede per la costruzione della pace, la promozione e tutela dei diritti umani, e per contrastare ogni forma di radicalismo. Pieno rispetto per le posizioni dei non credenti

È stato il presidente ucraino in persona, Volodymyr Zelensky, ad annunciare ieri in un discorso video alla nazione l’evacuazione di circa 100 civili dall'acciaieria di Azovstal, a Mariupol. Si tratta di un gruppo di donne e bambini, anche piccolissimi. Un’operazione complessa e delicata gestita dal Comitato internazionale della Croce Rossa e dalle Nazioni Unite. “È difficile per me dire qualcosa in questo momento”, confida al Sir il parroco di Mariupol

Un Paese ancora più diviso di quello, già spaccato, uscito dalle urne del referendum del 23 giugno 2016 e nel quale il 51,9% dei cittadini britannici votarono per lasciare l’Unione europea. Con industrie, come quella dell’ospitalità e dei trasporti, che vengono gravemente danneggiate da una scelta ormai considerata irreversibile. Cosi racconta la Gran Bretagna post Brexit Francis Davies, cattolico, docente nelle università britanniche di Birmingham e Oxford, responsabile del “Digby Stuart College” in quella di Roehampton, da anni consulente del governo britannico

Nuovo rapporto dell'Agenzia Onu.  Crescono i morti in mare nel 2021: 1.924 le persone morte o disperse sulle rotte del Mediterraneo centrale e occidentale, altre 1.153 sulla rotta verso le Canarie: nel 2020 erano 1.544 per le due rotte. E preoccupano già i dati del 2022. Appello per  163,5 milioni di dollari