Fatti

Rinasce il seminario di Vorzel, dell'arcidiocesi di Kyiv-Zhytomyr, semi distrutto e saccheggiato dall’esercito russo subito dopo l’invasione dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio. La Fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) si farà carico di tutte le spese di ricostruzione, restauro e dell’acquisto di utensili e mobilio trafugati. La decisione oggi dopo la visita del direttore di Acs, Monteduro, al seminario e l'incontro con il rettore, padre Mykhalkiv. Per l'occasione il Sir è entrato nel seminario per documentare, per la prima volta dal saccheggio, i danni arrecati

Aaron Greenberg (Unicef): “L'Ucraina aveva il più alto numero di bambini in affidamento in tutta Europa prima della guerra: oltre 90 mila che vivevano in istituti, orfanotrofi, collegi e altre strutture di assistenza. Quasi la metà di loro sono bambini con disabilità. L'impatto della guerra su questi bambini è stato particolarmente devastante. Ma la guerra ha avuto un impatto sul benessere psicosociale di tutti i minori!”

Indagine Istat sui fattori di rischio. Nel 2021, il 19% della popolazione di 14 anni e più dichiara di essere fumatore (9 milioni 958 mila persone), il 24% di aver fumato in passato. È pari al 46,2% la popolazione di 18 anni e più in eccesso di peso. E 19 milioni 667 mila persone (il 33,7% della popolazione di 3 anni e più) dichiarano di non praticare né sport né attività fisica nel tempo libero

“La gente viene messa sugli autobus, ma molti spariscono. Spariscono i pulmini dove sono caricate le persone e nessuno sa ora dove li hanno portati. C’è la possibilità che siano andati nelle repubbliche di Donetsk e Lugansk. Questi corridoi sono pericolosissimi per la gente perché non si sa dove portano, chi riesce a passare e dove finiscono”. 

Nelle pieghe del conflitto scoppiato il 24 febbraio con l'invasione russa, l'arcivescovo di Leopoli, mons. Mokrzycki, intravede il rischio di divisione tra gli ortodossi ucraini, quelli fedeli a Mosca e quelli fedeli a Kiev. L'impegno dei cattolici locali per  tenere insieme il popolo e per aiutare i profughi, oltre 500mila in tutta la regione

Invecchiare oggi in Italia rispetto a 20 anni fa vuol dire maggior occupazione (+11%), autonomia e indipendenza (+3,3%) miglior prospettiva di salute (+9,1%) e rischio povertà più contenuto (-7,4%). E vuol dire essere uno dei riferimenti principali del "welfare fatto in casa". A dirlo è un rapporto dell'Inapp, che sarà presentato in occasione della Conferenza ministeriale dell'Unece, in programma a Roma dal 15 al 17 giugno

Arrivata ieri a Leopoli, in Ucraina, la delegazione di Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), guidata dal direttore Alessandro Monteduro. Una visita di solidarietà per verificare direttamente i bisogni delle diocesi, eparchie e esarcati ucraini. Subito dopo l'aggressione russa la Fondazione pontificia aveva stanziato 1,3 milioni di euro. Ora sta partendo una seconda fase di aiuto per un valore di circa 700 mila euro. Altri progetti sono in va di definizione

Sono stati 531 i minori approcciati sul web da adulti abusanti. La fascia più a rischio è quella tra i 10 e i 13 anni, mentre crescono i pericoli per i bambini sotto i 9 anni, sempre più connessi ai giochi di ruolo e videogiochi online. In occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia (5 maggio), Save the Children e Polizia Postale diffondono un dossier dati sull’adescamento online e una guida per genitori

Almeno 1 scuola su 6 supportata dall'Unicef in Ucraina Orientale è stata danneggiata o distrutta dall'inizio della guerra, compresa la Scuola 36 – l'unica “Scuola Sicura” a Mariupol. Solo nell'ultima settimana, 2 scuole sono state colpite da attacchi. Le scuole danneggiate o distrutte – 15 su 89 – fanno parte del programma “Scuole Sicure”, realizzato con il Ministero dell'Istruzione e della Scienza

I dati Istat. La pandemia ha avuto generalmente l’effetto di mettere in luce e aggravare divari e fragilità preesistenti: in questo senso i ragazzi stranieri avevano già relazioni meno frequenti. Viaggiare è l’attività che è mancata di più. Utilizzo delle chat/social network aumentato per il 69,9% degli alunni italiani e per il 64,1% degli stranieri. E sempre gli stranieri avvertono di più le difficoltà economiche

I dati Istat su interviste di alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado. La quasi totalità degli alunni ha sperimentato periodi di didattica a distanza, ma il 67,7% preferisce le lezioni in presenza. Più difficoltà di accesso alla DAD per alunni stranieri e residenti nel Mezzogiorno. Più della metà dei ragazzi senza una connessione Internet stabile a casa