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“Riguardo al rischio di una corsa al riarmo in Europa, riteniamo che l’Ue e i suoi Stati membri dovrebbero impegnarsi in modo responsabile e collaborativo in materia di sicurezza, sviluppando mezzi di difesa europei nell’ambito di un approccio integrale, che prenda in considerazione anche lo sviluppo umano, la giustizia e la cura del Creato. Ciò dovrebbe essere realizzato garantendo, al contempo, un rigoroso controllo pubblico – del parlamento Ue e dei parlamenti nazionali – sulla conformità ai principi di proporzionalità e adeguatezza, sul rispetto del diritto internazionale, dei diritti umani e degli standard etici”. 

“L’Italia si muove per la pace”. In un messaggio inviato al capo di Stato Maggiore della Difesa, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone in occasione della Festa della Repubblica, il presidente Sergio Mattarella ha voluto direttamente fare riferimento alla Guerra che ormai da 99 giorni si consuma in Ucraina. 

Torna la cerimonia della Festa della Repubblica del 2 giugno e i sindaci tornano ad aprire la parata lungo via dei Fori Imperiali. Il presidente di Anci: “La presenza in prima fila dei sindaci con la fascia tricolore è il simbolo dell’impegno degli 8 mila Comuni italiani quale ‘prima linea’ istituzionale e tessuto connettivo del Paese, come li ha definiti il presidente Mattarella”

Alla viglia della scadenza del fragile cessate il fuoco in vigore da 2 mesi, appello urgente per una proroga cruciale per scongiurare un ulteriore peggioramento della crisi. Oltre 7 anni di guerra e la crisi alimentare globale stanno mettendo in ginocchio lo Yemen, che dipende per il 42% dalle importazioni di grano dall’Ucraina

Il mondo con papa Francesco oggi si ferma per pregare per la pace. Il pensiero di mons. Bohdan Dzyurakh, esarca apostolico dei cattolici ucraini di rito bizantino di Germania, va alle immagini di Severodonetsk e ai cadaveri ammassati tra le casse di un supermercato: “Sono immagini – dice il vescovo - che toccano il cuore e risvegliano le coscienze. Sono una prova del genocidio contro il popolo ucraino. Per questo chiediamo unità e coerenza alla comunità internazionale. Ci rivolgiamo soprattutto a quelli che hanno la responsabilità e il potere per ristabilire la pace affinché facciano passi adeguati e coerenti per fermare questa strage degli innocenti. Non si può sopportare e vedere queste immagini. Se restiamo indifferenti e non facciamo tutto il possibile, allora diventiamo complici di questi crimini”.

Sono 12,4 milioni i fumatori in Italia e rappresentano il 24,2% della popolazione. Gli ex fumatori sono il 14,9% della popolazione italiana e i non fumatori il 60,9%. La prevalenza più alta di fumatori di sesso maschile si registra nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 44 anni (42,9%), mentre nella fascia d’età 45-64 anni si registra la prevalenza più alta tra le donne (24,5%). Oltre i 65 anni troviamo le prevalenze più basse in entrambi i sessi

Il presidente dei vescovi polacchi mons. Stanisław Gądecki pochi giorni fa è tornato dall’Ucraina. In un colloquio con il Sir il presule sottolinea che il viaggio, effettuato dal 17 al 20 maggio scorso, ha rinsaldato in lui “la speranza per la rinascita del Paese”. Accompagnato durante il suo soggiorno in Ucraina dal primate di Polonia mons. Wojciech Polak e dall’arcivescovo di Lublino mons. Stanisław Budzik, mons. Gądecki ha anche rimarcato che “oggi gli ucraini lottano in difesa della loro terra e dei valori europei”