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Il “colpaccio”, il 13 giugno di diciotto anni fa, era riuscito soltanto a Flavio Zanonato. Nella rivincita con Giustina Destro, che nel 1999 gli aveva strappato a sorpresa la fascia tricolore, l’alfiere del centrosinistra conquistò infatti il successo al primo turno, con il 51,89 per cento (67.682), distanziando la rivale di quasi 24 mila voti (43.846, pari al 33,60 per cento).

«Mi sembra innanzitutto molto importante. Direi che è un segnale positivo, un segnale di apertura». Così l’arcivescovo di Mosca, mons. Paolo Pezzi, presidente dei vescovi cattolici della Federazione Russa, commenta le dichiarazioni rilasciate in un’intervista dal direttore del Primo Dipartimento europeo del Ministero degli esteri russo, Alexey Paramonov, in cui ha affermato che la Russia accoglie con favore gli sforzi di mediazione della Santa Sede nel conflitto in Ucraina ed è disponibile a mantenere «un dialogo aperto e riservato su una serie di questioni, legate alla situazione umanitaria in Ucraina».

Le proposte del Forum delle 30 società scientifiche dei clinici ospedalieri e universitari italiani. Francesco Cognetti (Fossc): “La riforma della medicina territoriale è insufficiente a colmare le gravi lacune. Chiediamo più risorse e personale per fermare l’emorragia dei camici bianchi e ribadiamo al ministro la necessità di un tavolo comune per affrontare i gravi problemi del sistema sanitario”

La decisione durante l'incontro tra i ministri Bianchi e Speranza: accolta così, almeno in parte, la richiesta dei pedagogisti e studiosi che avevano indirizzato una lettera aperta nei giorni scorsi. La mascherina, già agli Esami di Stato, sarà solo raccomandata. Verso una norma e una circolare

Nell'election day del 12 giugno, comunque, il dato che spicca su tutti è quello dell'astensionismo. Eclatante quello relativo ai referendum - è andato alle urne solo il 20,9%, record negativo di sempre - ma molto significativo anche quello che ha investito le comunali: partecipazione ferma a poco più della metà degli aventi diritto, 54,72% contro il 60,12 della volta precedente

Parla Velta Skolmeistere, ricercatrice all’Università della Lettonia. Che mette in guardia dal pericolo proveniente dal Cremlino mentre ricorda il difficile passato con l'Unione sovietica. "Noi siamo preparati per la difesa civile". Ma affiorano timori per i confini nazionali, che potrebbero essere minacciati dall'imperialismo di Putin. Nel Paese, un terzo dei cittadini è russofono e non mancano sostenitori dell'attacco russo all'Ucraina