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Intervista a mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca, in queste ore cruciali di tensione per la pace al confine tra Ucraina e Russia. “Come diceva domenica il Papa, è sempre triste quando questo odio, questa violenza, questa incomprensione avvengono tra popoli cristiani”, osserva l’arcivescovo. “Occorre allora che noi crediamo veramente nella forza del perdono. Occorre ripartire dal perdono. Il perdono chiede una conversione del cuore perché chiede di cambiare lo sguardo sull’altro. Certo, è un miracolo. Però, non dobbiamo dimenticare che la preghiera è veramente potente”

Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo e Spagna sono gli Stati europei ad aver legalizzato nell’ultimo ventennio l’eutanasia. Dall’entrata in vigore delle leggi si è registrato un diffuso aumento dei casi. Che hanno interessato soprattutto uomini, over 70, malati di cancro. La sintesi di un contributo che sarà pubblicato sul prossimo Quaderno di Scienza & Vita dedicato proprio al tema

“Le persone vengono messe nei cortili degli ospedali”, conferma da Hong Kong padre Paolo Ceruti, missionario italiano del Pime che ha cercato di entrare in uno degli ospedali ma è stato impossibile avvicinarsi e scattare foto. Non ha retto la politica “zero Covid" della Cina continentale. “La situazione andava bene fin che c’erano pochi casi", dice il missionario, "adesso che la gente si sta ammalando, siamo arrivati a 6mila casi accertati e ogni giorno aumentano di mille, i pazienti si accumulano fuori dagli ospedali in attesa di essere visitati”. Anche la diocesi di Hong Kong ha fatto partire una campagna a sostegno della vaccinazione

La testimonianza di don Sergio Palamarchuk, parroco di Lysyčansk, nella regione di Lugansk e di Muratove, un villaggio che si trova a 5/7 chilometri dalla linea del conflitto. Il “rumore delle armi”, i bombardamenti e i piani di evacuazione. Il ministero della Difesa ucraino ha reso noto oggi di aver registrato 60 violazioni del cessate il fuoco da parte dei separatisti filorussi nella regione del Donbass nelle ultime 24 ore. “Si, è vero”, conferma il sacerdote

A renderlo noto è stata l'Organizzazione mondiale della sanità. L'agente patogeno che causa la malattia è stato per adesso riscontrato solo in una bambina di tre anni, che è rimasta paralizzata. La direttrice regionale dell'Oms per l'Africa: "Stiamo adottando misure urgenti per prevenirne la potenziale diffusione"