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Ne potranno beneficiare i cittadini ucraini e le persone che in Ucraina avevano una protezione internazionale. Tra i possibili beneficiari anche gli stranieri lungosoggiornanti, ma in questo caso gli Stati potranno decidere se applicare la direttiva 55 o le leggi nazionali. Esclusi immigrati con permesso di breve periodo, tra cui gli studenti. “Follia ideologica escluderli, sono in fuga dalle bombe”

Siamo andati a vedere cosa accade in queste ore a Legnano, Comune di 60mila abitanti del Milanese. Perché l'accoglienza, giusta e doverosa, soprattutto di donne e bambini, va preparata sotto il profilo logistico, organizzativo, burocratico. Senza trascurare esigenze di carattere sanitario, psicologico, scolastico... In un video del sindaco Radice le iniziative in cantiere per rispondere all'emergenza

In Italia il tumore al collo dell’utero attribuibile all’Hpv uccide ogni anno circa 1.000 donne. Esistono efficaci strategie di prevenzione per le malattie Hpv correlate, ma a causa della pandemia si è registrato un calo della copertura dello screening cervicale quasi del 4%. Dopo i tumori, c’è la paura per le demenze, per le malattie che causano la non autosufficienza e le malattie cardiovascolari

“Quello che noi consumatori temiamo è che il conflitto in Ucraina venga utilizzato come pretesto per sostenere un meccanismo di prezzo del gas che non ha ragione di esistere”. Questa è solo una delle preoccupazioni espresse da Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, associazione secondo cui i prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti potrebbero subire nel breve termine rincari tra il 15% e il 30%. “Lo Stato dovrebbe bloccare la speculazione”, spiega, chiedendo anche che “il Governo adotti dei provvedimenti di calmieramento per alcuni generi di prima necessità al fine di tutelare le famiglie a basso reddito”

“Le preoccupazioni stanno crescendo. Cominciano a farsi sentire i primi segnali del contraccolpo a livello economico dettato dalle sanzioni. Non ho assistito personalmente a momenti di panico però diversi fedeli mi hanno parlato del rischio di perdere il lavoro nelle prossime settimane, anche delle difficoltà che si possono manifestare a causa della forte svalutazione del rublo e quindi del prevedibile aumento dei costi a fronte di un non aumento degli stipendi”. 

A prendere le distanze dalla guerra sono gli stessi russi: non quelli delle province, dove la fonte primaria di informazione continua ad essere la tv di Stato, ma a Mosca e nelle principali grandi città, dove si può e si sa accedere sulla rete a informazioni non controllate, la dissidenza si muove e si sta ampliando un fronte interno di opposizione. Il primo gesto spontaneo ma diffuso di protesta è stato quello di scendere in strada, fin dal primo giorno di attacco, il 24 febbraio. Poiché è vietato dalla legge manifestare senza aver comunicato 10 giorni prima l’iniziativa, la polizia ha represso, fermato, arrestato. La testata Ovd-Info, al 3 marzo 2022, riportava oltre 7.600 arresti, 2800 persone fermate solo nella giornata di domenica 28 febbraio

Una maratona di preghiera di 7 ore, dalle 14 alle 21, e in collegamento con sette città dell’Ucraina per implorare da Dio il miracolo della pace. Rispondendo all’appello di Papa Francesco, anche i cattolici in Ucraina oggi si sono fermati ed hanno pregato nei monasteri e nelle chiese e in diretta online nei luoghi dove si trovano, nei rifugi, nei campi e nei centri di accoglienza, lungo le strade di fuga. L’appello per il secondo round di colloqui tra Russia e Ucraina: “Per noi ogni minuto conta tantissimo. Ogni minuto di cessate-il-fuoco può significare la salvezza di tante vite umane. Dai colloqui, aspettiamo che si arrivi almeno ad un cessate-il-fuoco per continuare la strada del dialogo”

Stanno aumentando negli ultimi mesi le vittime civili del conflitto nello Yemen, che da 7 anni oppone le milizie Houthi filoiraniane alla Coalizione governativa guidata dall'Arabia Saudita. I contendenti di entrambe le parti non risparmiano bambini, scuole, ospedali, mercati, prigioni. Un Paese al collasso, dove è in corso la più grave crisi umanitaria al mondo, con 20 milioni di persone che hanno bisogno di aiuti e 4 milioni di sfollati. A marzo si rischia che 8 milioni di persone rimangano senza cibo perché non è stato deciso il rifinanziamento degli aiuti internazionali

La proposta della Commissione Ue sarà votata domani dal Consiglio: si prevede una protezione immediata e temporanea di un anno, rinnovabile. EuroMedRights: “Decisione positiva, ma valga per tutti, no alla logica dei due pesi e due misure”. Arci: “Garantire un'accoglienza degna, gli standard siano adeguati”