Fatti

L'Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro chiede ancora una volta la fine immediata delle violenze. In collaborazione con l'Imperial college di Londra ed esperti medici, sviluppato un manuale per supportare i bambini feriti durante i conflitti 

Il racconto della operatrice di Caritas-Spes da Mukachevo: da Kharkiv arrivano notizie terribili: le bombe colpiscono tutto e tutti, anche i civili, anche donne e bambini. A Kiev, mi stanno scrivendo dai rifugi. Ogni ora ci sono sirene e ogni ora devono scendere giù. La cosa più spaventosa è che le truppe russe attaccano non solo le strutture militari, ma anche gli appartamenti, gli ospedali, le istituzioni educative. Migliaia di persone non potranno tornare nelle loro case perché bombardate e distrutte dalla guerra

Amnesty International ha dichiarato che “l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è una evidente violazione della Carta delle Nazioni Unite e costituisce il crimine internazionale di aggressione”. L’organizzazione per i diritti umani ha chiesto che tutte le persone coinvolte in tale crimine siano chiamate a risponderne dal punto di vista individuale, personale e collettivo

La Commissione europea propone l'applicazione della protezione temporanea per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina che raggiungono altri Paesi dell'Unione. L'obiettivo, come si legge in una nota ufficiale, "è fornire assistenza rapida ed efficace a tutti coloro che si recano verso l'Ue...

Aggiornamenti dalla Casa della Misericordia, la struttura per persone con disabilità sostenuta dalla fondazione Don Gnocchi: “Tutti al piano terra, giorno e notte, per poter scendere in rifugio al suono delle sirene, sempre più frequenti. Impatto durissimo per minori con disabilità mentale e cognitiva e disturbi dello spettro autistico”

Il Covid-19 ha allentato la sua morsa. A dirlo sono i dati delle vittime e dell’occupazione delle terapie intensive. Ma è ancora presto per dire che siamo liberi dal virus. Per Massimo Ciccozzi, responsabile di Statistica medica e epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio Medico di Roma, abbandonare tutte le precauzioni è prematuro: “La possibilità che circoli una nuova variante c’è. Ma dobbiamo essere cautamente ottimisti. E stare un po’ allerta”. Intanto dal primo marzo è in arrivo nel nostro Paese il nuovo vaccino Novavax, approvato a fine anno dall’agenzia del farmaco europea Ema e da quella italiana Aifa, che potrebbe tentare gli indecisi della vaccinazione dal momento che si basa su una tecnologia tradizionale.