Fatti

Sono 20.928 le persone sbarcate in Italia dall’inizio dell’anno a oggi (5000 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Sull’isola della Sicilia il centro non riesce a soddisfare neanche i bisogni primari. Barabino (Fcei): “Condizioni reception non buone”. Le prime tre nazionalità di arrivo sono Bangladesh, Egitto e Tunisia. Palazzotto presenta interrogazione parlamentare a Lamorgese

Nel 2021 l’autosufficienza è stata garantita ma la popolazione dei donatori è diminuita rispetto al periodo pre-Covid e si è invecchiata. I dati delle attività e quelli preliminari del 2022 diffusi dal Centro Nazionale Sangue in vista del 14 giugno, data in cui ricorre il "World Blood Donor Day"

“Decine di migliaia di morti per l'epidemia di colera - sfortunatamente, è questo lo scenario potenzialmente reale per Mariupol occupata”. A lanciare l’allarme su Telegram è l’amministrazione comunale di Mariupol che ha ancora accesso di informazioni con chi è rimasto in città. Contattato dal Sir, don Oleh Ladnyuk, salesiano di Dnipro, spiega che “i russi non permettono che queste informazioni girino”, per cui l’informazione è ancora tutta da verificare. Ma fa caldo, l’acqua è contaminata e sotto gli edifici distrutti nelle città occupate, ci sono cadaveri

Mons. Jude Ayodeji Arogundade, vescovo di Ondo, la diocesi nigeriana dove è stato compiuto ieri l’attacco a colpi di armi da fuoco ed esplosivi alla chiesa cattolica di San Francesco Xavier a Owo, invita a “mantenere la calma, a rispettare la legge e a pregare affinché la pace e la normalità tornino nella nostra comunità, Stato e Paese”. 

Parla il vescovo birmano di Hakha, Stato del Chin, mons. Lucius Hre Kung: “L'attuale conflitto europeo ha oscurato la crisi birmana anche a livello mediatico. Sebbene il calo degli aiuti umanitari non venga notato in quanto tale, temo che possa diminuire in futuro a causa dell'impatto della guerra in Ucraina. Pertanto, lancio un appello: abbiamo bisogno del vostro aiuto e chiediamo aiuti internazionali per le persone in Myanmar. Come tutti sanno, ci sono molti poveri in Myanmar. Per questo la pace nel Paese è indispensabile perché se non c'è pace, la gente rischia di diventare sempre più povera”

Parla al Sir padre Aurelio Gazzera, missionario carmelitano che vive nella Repubblica Centrafricana da quasi vent'anni. Descrive una situazione molto instabile che rischia di peggiorare, tra violenze, problemi politici ed economici e risvolti geopolitici. Il 60% della popolazione ha bisogno di assistenza umanitaria. La percentuale di sfollati interni va dal 20 al 30% a seconda delle zone

C'è un popolo sconosciuto e silenzioso che viaggia per tutto il Paese, in prima linea nel portare medicine agli anziani, cibo alle famiglie, aiuto a chi ne ha bisogno. Monasteri, parrocchie e centri di comunità, trasformate in luoghi di prima accoglienza e sicurezza. Un viaggio, corredato da foto e video, tra le migliaia di iniziative di bene che hanno accompagnato e sostenuto l'Ucraina in questi 100 giorni di guerra. "Chi mi vede, mi dice: ‘tu che sei vicino a noi, ci fai vedere che Dio non ci ha abbandonato’", racconta don Oleh, salesiano impegnato nel Donbass. "Mi sento quindi in obbligo non lasciare sole queste persone per dimostrare che anche in questa terra bruciata dalla guerra, dove non c’è più nulla se non morte e distruzione, Dio è presente e non lascia indietro nessuno".

Venti anni fa l'assedio israeliano, durato 39 giorni, alla basilica della Natività dove si erano asserragliati 240 miliziani palestinesi. Il francescano, padre Ibrahim Faltas, .che mediò tra le due parti in lotta, rievoca al Sir quei giorni e soprattutto la telefonata di Giovanni Paolo II che, dice il religioso, "evitò un massacro". Sulla vicenda padre Faltas ha scritto anche due libri: "L'Assedio della Natività" con Marc Innaro e Giuseppe Bonavolontà (2002) e "Dall'assedio della Natività all'assedio della città - Betlemme 2002-2012.