Chiesa nel mondo

Sono arrivate ieri mattina all’aeroporto di Fiumicino 66 persone provenienti dai campi profughi dell’Etiopia attraverso i corridoi umanitari, finanziati dalla Cei e realizzati dalla Caritas italiana che le accoglierà in nove diocesi. “Sono persone – dice mons. Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana – che abbiamo preso dai campi profughi. Li abbiamo salvati dal mare dell’indifferenza, dal mare della sofferenza, dal mare di una umanità alla deriva. Li abbiamo accolti e li abbracciamo”. Saranno ospitati da nove Caritas che gestiranno il percorso di accoglienza e integrazione

“Se l’opposizione del credente a questa legge si fonda sulla convinzione che la vita umana è dono divino che all’uomo non è lecito soffocare o interrompere, altrettanto motivata è l’opposizione del non credente che si fonda sulla convinzione che la vita sia tutelata dal diritto naturale, che nessun diritto positivo può violare o contraddire, dal momento che essa appartiene alla sfera dei beni ‘indisponibili’, che né i singoli né la collettività possono aggredire”.

Domani il Papa visiterà la Cittadella della Carità in Via Casilina Vecchia. "Viene in casa sua", dice don Benoni Ambarus, direttore della Caritas diocesana di Roma. L'attesa degli ospiti della Casa di accoglienza Santa Giacinta, che Francesco incontrerà in forma privata nella mensa. Nel salone, che dal 1° dicembre ospiterà 70 persone senza fissa dimora per l'emergenza freddo, l'incontro con 220 persone e il discorso

“Un momento di preghiera nella grotta del presepe e una celebrazione nella chiesa del Santuario, dove verrà presentata la sua Lettera sul presepe che ha scelto di firmare proprio nel luogo dove tutto ebbe inizio nel Natale del 1223”: è questo il programma della visita di Papa Francesco a Greccio, annunciata oggi dallo stesso Pontefice per il pomeriggio di domenica 1° dicembre.

Continua a tremare la terra in Albania dove nelle ultime 24 ore si sono susseguite oltre 500 scosse, dopo quella di ieri che ha provocato morti e danni a Durazzo e Thumana. I morti sono 29, ma il bilancio è destinato a salire. Da Tirana la testimonianza di Ettore Fusaro, di Caritas Italiana, che supporta Caritas Albania in queste prime ore di emergenza e soccorso. Oggi giornata di lutto nazionale

Al centro della conferenza i dati sui nuovi poveri che affollano la capitale e sulle esigenze che anno dopo anno vanno definendosi come contraccolpo della crisi del 2008, di cui ancora oggi si contano i danni. Dal rapporto emerge una nuova tipologia di poveri definiti “equilibristi della povertà”, persone che hanno un reddito sufficiente a pagare un affitto o anche un mutuo, ma che riescono a malapena a pagarsi di che mangiare o le utenze. Questa situazione vulnerabile li fa camminare costantemente su un crinale, in cui possono cadere nella povertà assoluta al presentarsi del minimo imprevisto