Chiesa nel mondo

Il Cerro Quema, un’area di grande ricchezza idrica nell’ovest di Panama, nel distretto di Tonosí, è a rischio di contaminazione a causa dell’attività mineraria. È l’allarme lanciato dalla diocesi di Chitré, dalla Caritas e dalla Rete ecologica ecclesiale mesoamericana (Remam).

“Non sapevo che cosa aspettarmi perché incontravo Papa Francesco per la prima volta. Pensavo che avremmo scambiato soltanto qualche parola e, invece, abbiamo dialogato a lungo e pregato insieme. E’ stato molto speciale, per me, davvero commovente”. Con queste parole l’arcivescovo di York Stephen Cottrell, il secondo per importanza nella gerarchia della “Chiesa d’Inghilterra”, fa un bilancio dei suoi quattro giorni trascorsi a Roma, dal 20 al 24 maggio, segnati da incontri con i Dicasteri responsabili per l’evangelizzazione, l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.

“Qual è lo stile di Dio? Sono tre parole: vicinanza, compassione e tenerezza. Dio è vicino, compassionevole e tenero. Se noi andiamo su questa strada di essere vicino l’uno all’altro, di avere compassione davanti al dolore degli altri, di essere teneri; se impariamo ad accarezzare con compassione e vicinanza siamo molto vicini a Dio. Non dimenticare: lo stile di Dio è vicinanza, compassione e tenerezza”.

“Il fatto di avere qui tra noi il successore di San Pietro è il segno che il Papa ha cura di questa piccola porzione di popolo di Dio. È pertanto un motivo di grande incoraggiamento e di gioia profonda per tutti i fedeli della Mongolia. Sono tanti i messaggi che sto ricevendo in queste ore”. Questa la reazione a caldo del card. Giorgio Marengo, prefetto apostolico di Ulan Bator, all’annuncio ufficiale della Santa Sede: Papa Francesco si recherà in Mongolia dal 31 agosto al 4 settembre

“Noi, non loro” il titolo dell'appuntamento promosso a Roma, dal 1° al 3 giugno, dal Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della Cei. Per i relatori che si sono avvicendati nella tre giorni, l’inclusione sociale non basta più: è necessario porsi l’obiettivo di raggiungere per tutti la partecipazione

Quella di Lisbona sarà la prima Gmg dopo la pandemia e la prima dei nativi digitali. Nella capitale portoghese è atteso oltre 1 milione di giovani da 200 Paesi. La sfida, spiega Ana Alves, capo della Comunicazione della Giornata, "sarà far vivere questo evento come una esperienza di fede e di amicizia". Intanto ieri, 31 maggio, sono state aperte le procedure di accredito per i giornalisti e gli operatori della Comunicazione. Ne sono attesi almeno 4.000. Per la prima volta nella storia delle Gmg è previsto l'accredito anche per i cosiddetti "influencer"

"La comunità di fede può essere sensibile ai bisogni delle persone disabili e delle loro famiglie, ma è anche sensibile ai loro punti di forza e doni”. Parla Bill Gaventa, tra i maggiori esperti di disabilità e spiritualità. Fondatore del Summer Institute on Theology and Disability e direttore della Collaborative on Faith and Disability, Gaventa terrà la lectio magistralis al convegno nazionale "Noi, non loro. Il progetto di vita" promosso dal Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della Cei (Roma, 1-3 giugno)