Chiesa nel mondo

“Don Milani non può essere ridotto a banale politically correct, facile esortazione o denuncia. Ferisce, perché svela le parole vuote, la retorica che copre l’inedia e chiama questa per nome, senza sconti. Come disse don Bensi, don Milani è ‘un diamante che doveva ferirsi e ferire’. Egli ci mette di fronte alle nostre responsabilità di ruolo e di paternità, ci chiede di farci carico di chi è più fragile e non di fornirgli istruzioni per l’uso senza aiutarlo, sistema che fa sentire a posto chi può sempre dire ‘io lo avevo detto’ ma senza che si sia mai dato da fare per aiutare”. 

Possa il messaggio di Pentecoste “illuminare le menti di coloro che cercano la violenza” e “ispirare anche coloro che hanno responsabilità politiche in Europa, affinché le loro decisioni siano guidate da saggezza, integrità e compassione al servizio del bene comune di tutti”. È il messaggio dedicato quest’anno alla guerra in Ucraina che i presidenti della Comece e della Kek, mons. Mariano Crociata e il rev. Christian Krieger, hanno diffuso oggi in occasione della Pentecoste. “Proprio come la comunità cristiana primitiva faticava a trovare risposte ai problemi che si trovava ad affrontare”, scrivono i responsabili dei due organismi, “così i cristiani oggi lottano con le sfide di un mondo profondamente ferito dalla violenza, dalla disuguaglianza e dalla divisione”

“Dobbiamo decidere di trasformare i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società”, l’invito del Pontefice, che lancia un appello: “Alziamo la voce per fermare questa ingiustizia verso i poveri e verso i nostri figli, che subiranno gli impatti peggiori del cambiamento climatico”

La Cei ha stanziato quasi un milione di euro per sviluppare un'iniziativa che punti a formare agricoltori, aumentare la disponibilità d'acqua e dare alla popolazione della regione del Karamoja semi e strumenti per le coltivazioni. I giovani da quei territori in Italia per ringraziare i benefattori

Fratellanza, azioni di carità e preghiera. Queste le colonne portanti delle parrocchie della diocesi di Faenza-Modigliana in questa emergenza alluvioni. Tante le realtà parrocchiali e cittadine del territorio faentino che si sono messe e si stanno tuttora mettendo a disposizione di quanti hanno perso casa nell’alluvione dello scorso 17 maggio, come racconta "Il Piccolo" di Faenza, edizione faentina del Corriere Cesenate

“Siamo in un periodo in cui la Chiesa in Cina continua a vivere situazioni di difficoltà”. Oggi, 24 maggio, festa della Beata Vergine Maria Aiuto dei cristiani, si celebra la Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa cattolica in Cina. “Per cosa bisogna pregare? “Per due cose”, risponde padre Gianni Criveller: “La prima è per l’unità della Chiesa in Cina”. “Nel passato ci sono state purtroppo delle divisioni che rischiano di compromettere l’evangelizzazione in Cina. Ma la divisione della Chiesa in Cina, in realtà, non è generata da parte dei cattolici stessi ma da una politica religiosa delle autorità cinesi che privano la Chiesa della sua libertà. La seconda cosa per cui quindi bisogna pregare molto è la libertà. La libertà della Chiesa in Cina e del popolo cinese”.

In una lettera indirizzata al card. Matteo Mario Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, e a tutti i partecipanti della 77ª Assemblea generale del Cei, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina, ringrazia per il sostegno ricevuto dagli organismi caritativi della Chiesa italiana e invita una delegazione della Cei a recarsi in Ucraina per “vedere di persona gli orrori della guerra”.