Prima di chiedere la licenza per guidare il taxi, p. Paul ha chiesto il permesso alla sua comunità religiosa di poter lavorare in quello che è il suo giorno di riposo
Chiesa nel mondo
“Ci vuole saggezza, ci vuole l’assistenza dello Spirito Santo per capire la grandezza e la piccolezza nella manifestazione di Dio”.
Poche le informazioni che giungono a noi dal Vangelo di Matteo, a cominciare dai nomi che secondo il Vangelo armeno dell’infanzia, apocrifo, sarebbero Melchiorre, Baldassare e Gaspare. Molti dei particolari che fanno parte ora della descrizione di queste figure sono state attribuite loro nel tardo medioevo
“La bellezza dell’esperienza che abbiamo fatto insieme, pastorale delle vocazioni e pastorale universitaria, è una vocazione anch’essa: una chiamata a lavorare insieme che vuol dire conoscersi, stare insieme gomito a gomito, scambiarsi esperienze, pensieri, vissuti e poi, certamente, anche agire”.
“In Galilea non andiamo con delle soluzioni, ma con nuovi orizzonti pastorali e antropologici”.
“Nella complessità della nostra epoca contemporanea, è sempre più indispensabile leggere i segni di questi nostri tempi e mettere anche la nostra comunità cristiana sempre più a servizio non solo della cura delle relazioni, ma anche della promozione e della crescita della persona nella sua integralità”.
“Perché perdiamo la sensibilità? Perché certe cose non le vediamo e le perdiamo?”. Il tema della sensibilità, “sentire”, fondamentale nel discernimento, è al centro del contributo video di don Fabio Rosini, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale delle vocazioni della diocesi di Roma, nella seconda giornata del convegno nazionale vocazioni e pastorale universitaria, promosso fino a domani nella capitale dagli Uffici nazionali Cei per la pastorale delle vocazioni, e per l’educazione, la scuola e l’università.
Le benedizioni pastorali di coppie irregolari devono essere “benedizioni di pochi secondi, senza Rituale e senza Benedizionale”.
Parte anche quest’anno il progetto “Mi sta a cuore. Curare il presente per sognare il futuro”, promosso da Caritas italiana in collaborazione con l’Azione cattolica italiana: è rivolto ai giovani che desiderano mettere a disposizione un anno della loro vita a servizio degli altri, all’interno di un’esperienza di vita comunitaria.
“I comprensibili pronunciamenti di alcune Conferenze episcopali sul documento Fiducia supplicans hanno il valore di evidenziare la necessità di un periodo più lungo di riflessione pastorale”.
“Il tema della vocazione è il tema della ricerca del proprio ruolo nella vita e riguarda anche l’università. A sua volta, il tema della casa è legato alla speranza”.
Dal passo del centometrista al passo del maratoneta. E’ il passaggio che ha dovuto fare per prima cosa don Emilio Scarpellini, cappellano universitario a Milano Bicocca, passando dalla sua parrocchia al nuovo impegno in ateneo. In un video a cura del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, presentato in apertura del convegno nazionale vocazioni e università “Creare casa” (Roma, fino al 5 gennaio), il sacerdote parla della propria esperienza nell’ateneo milanese.
“Vogliamo ricreare in questi tre giorni il clima della casa che abbiamo messo a tema di questo convegno”.
Nel suo ultimo libro, mons. Sapienza rilegge i Vangeli festivi dell'anno liturgico interrogandosi sulla "vita felice", all'inizio di questo nuovo anno. Oggi assistiamo ad una "nuova ignoranza di Dio".
Papa Francesco ha concluso la prima udienza generale del 2024 ribadendo che "la guerra è una pazzia" e "sempre una sconfitta". "Nessuno di noi è a posto, tutti siamo peccatori", ma "Gesù perdona tutto", il tema della catechesi, dedicata al combattimento spirituale.