La Fiera delle parole mette su casa alle Terme
È Federico Rampini – mercoledì 14 settembre – ad aprire l'undicesima edizione della Fiera delle parole che da quest'anno si sposta tra Montegrotto e Abano con 26 giorni non stop di incontri, musica e spettacoli.
Non tutto il male viene per nuocere e dopo lo sfratto di palazzo Moroni alla Fiera delle parole, la rassegna è ripartita, già da molti mesi ormai, rinvigorita, trovando l’accoglienza e il sostegno anche durante l’estate di tanti comuni tra Padova, Rovigo e Venezia che l’hanno ospitata e continuano a farlo. E così da mercoledì 14 settembre, con un calendario di incontri da leggere tutto d’un fiato di ben 26 giorni fino al 9 ottobre, dove protagonisti sono libri, autori, lettori e semplici curiosi, l’undicesima edizione si concentra sul territorio euganeo tra Montegrotto, che ospita la maggior parte degli appuntamenti in piazza Primo maggio oppure, in caso di maltempo, al Palaberta e nelle eleganti sale degli hotel termali.
E Abano il cui comune, all’ultimo istante e seppur segnato dalle recenti vicende giudiziarie dell’ormai ex sindaco Luca Claudio, ha voluto prender parte alla manifestazione, mettendo a disposizione per alcune date villa Bassi Ratgheb e la biblioteca civica che Bruna Coscia, anima fin dagli albori della Fiera delle parole, interpreta «come buon auspicio per un’altra edizione alle Terme e maggiormente presente anche sul territorio aponense».
Dopo le prime tre presentazioni tra giugno e luglio a Montegrotto che hanno segnato un banco di prova importante, la rassegna ora è pronta per uno sprint decisivo con un calendario senza interruzioni, dal lunedì alla domenica, portando scrittori, giornalisti, scienziati e artisti autorevoli e amati del panorama culturale italiano, vincitori dei più prestigiosi premi letterari nazionali e figure di spicco, impegnate nei temi civili e sociali più discussi. Tra i più conosciuti di questa nuova edizione: Federico Rampini, Vito Mancuso, Gianpiero Mughini, Paolo Crepet, Marco Paolini, Antonio Padellaro, Mauro Corona, Bianca Berlinguer e Tommaso Labate, Dario Vergassola e David Riondino, Corrado Formigli, Clara Sanchez, Mario Tozzi e Giobbe Covatta, Pino Roveredo e Ornella Vanoni, Gian Antonio Stella, Uto Ughi, Valerio Massimo Manfredi, Gherardo Colombo, Michele Serra, Francesco Guccini, Massimo Cirri, Michela Murgia, Dacia Maraini, Andrea De Carlo, Giulio Casale e Roberto Vecchioni.
«La gente ha sete di cultura e di incontri dove parlare di pagine e parole – tiene a precisare Bruna Coscia – Non ha paura di spostarsi, di seguire gli autori magari facendo qualche chilometro in più e Montegrotto è una sede ideale con la possibilità di parcheggiare comodamente e con una stazione ferroviaria a pochi minuti a piedi dal centro. Ancora una volta riusciamo a rimettere in piedi la manifestazione nonostante le difficoltà, anche perché abbiamo trovato un gruppo motivato e disponibile verso la cultura».
IL PROGRAMMA
È Federico Rampini ad aprire mercoledì 14 settembre alle 21 in piazza Primo maggio a Montegrotto l’undicesima edizione della Fiera delle parole con il suo Banche: possiamo ancora fidarci? Giovedì 15, alle 18 al Grand hotel Terme, Elisabetta Rasy presenta Le regole del fuoco (finalista Campiello) e alle 21 in piazza Primo maggio Vito Mancuso racconta Il fascino e il pericolo dell’esperienza spirituale.
Si prosegue venerdì 16 con due eventi in piazza Primo maggio: alle 19 Eugenio Finardi racconta “40 anni di musica ribelle” e alle 21 l’ospite è il giornalista Giovanni Floris con il suo nuovo La prima regola degli Shardana. Sabato 17 il programma s’infoltisce con il laboratorio musicale di Khorakhanè in via Brustolon 3 ad Abano alle 17.30 e gli incontri con Salvatore Basile (Lo strano viaggio di un oggetto smarrito) all’Esplanade Tergesteo alle 17.30, Ferdinando Camon (Cosa vuol dire scrivere) in biblioteca ad Abano alle 17.30, Alessandro Bertante (Gli ultimi ragazzi del secolo, finalista Campiello) al Terme preistoriche alle 18, Luca Doninelli (Le cose semplici, finalista Campiello) alle 18.30 al Terme Augustus, Giampiero Mughini (La stanza dei libri) alle 21 in piazza Primo maggio.
Domenica 18 matinée musicale del conservatorio Pollini in piazza Primo maggio e nel pomeriggio appuntamento con Andrea Tarabbia (Il giardino delle mosche, finalista Campiello) all’Esplanade Tergesteo alle 17, Andrea Molesini (La solitudine dell’assassino) a villa Bassi Ratgheb alle 18, Flavio Rodeghiero (Noi che fummo giovani... e soldati) al Preistoriche alle 18.30. In piazza Primo maggio due i concerti: alle 21 con Saule Kilaite (Diario di un violino e musica) e alle 21.30 i Tremo e la band a sostegno dell’associazione Trenta nodi per il fegato. Il programma delle settimane successive è su www.lafieradelleparole.it