Mosaico

Sono centinaia i giovani bloccati in Italia da un provvedimento del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale del 13 agosto scorso. Un incontro con Maeci ed enti ha avviato un confronto per cercare una soluzione. Tanti anche i ragazzi che, a causa dei progetti bloccati, sono in una situazione ibrida non potendo né lavorare né studiare

Ambientato in una clinica psichiatrica inglese, “In una scala da 1 a 10”  illumina un tema di cui si parla poco: i disturbi mentali che affiggono i più giovani. E come la protagonista, anche l'autrice inglese Ceylon Scott ha sofferto di problemi di salute mentale. Recensione pubblicata sulla rivista SuperAbile Inail

Evacuazione immediata delle persone più vulnerabili dall’Afghanistan, con particolare attenzione anche alle minoranze a rischio di persecuzione. Assistenza umanitaria nel Paese e nei Paesi limitrofi con l’impiego di personale femminile in grado di raggiungere donne e bambine. Attivazione di ogni canale diplomatico possibile, anche se il dialogo deve avvenire “nell’interesse del popolo afghano” e “a condizione del rispetto dei fondamentali diritti umani”.

«Dio non mi chiederà quante montagne ho conquistato ma cosa ho fatto per gli altri». Sono parole di Armando Aste, nato nel 1926 a Isera in provincia di Trento, che ha percorso una folgorante carriera alpinistica in tutto il mondo, fino in Patagonia, che negli anni Cinquanta doveva sembrare la fine del mondo.

Progetto “Reddito inclusione attiva”. Da inizio 2021 sono oltre 160 le persone accolte in una cinquantina di associazioni padovane. L’obiettivo è l’inserimento sociale e lavorativo attraverso un servizio alla collettività. L’esperienza di dieci ore a settimana dura dai sei ai dodici mesi e consente di sviluppare nuove competenze, prendere maggior consapevolezza di se stessi e allargare la propria rete di relazioni. La criticità del Ria è il limite temporale

L’anniversario di Dante di cui abbiamo parlato nella prima puntata dei consigli per le letture estive ci ha ricordato che esistono, anche nel terzo millennio, i classici. Sono gli stessi degli anni delle superiori, quando dovevamo subire ore e ore di lettura talvolta mnemonica di quegli autori allora stramaledetti; e mica solo il Fiorentino, ma pure gli altri due della congrega trecentesca, Petrarca e Boccaccio (questo però almeno ci faceva ridere e stuzzicava la nostra immaginazione con le sue storie, non a caso immortalate come boccaccesche), Machiavelli e, per carità, non sia mai, Manzoni