Mosaico

«Dio non mi chiederà quante montagne ho conquistato ma cosa ho fatto per gli altri». Sono parole di Armando Aste, nato nel 1926 a Isera in provincia di Trento, che ha percorso una folgorante carriera alpinistica in tutto il mondo, fino in Patagonia, che negli anni Cinquanta doveva sembrare la fine del mondo.

Progetto “Reddito inclusione attiva”. Da inizio 2021 sono oltre 160 le persone accolte in una cinquantina di associazioni padovane. L’obiettivo è l’inserimento sociale e lavorativo attraverso un servizio alla collettività. L’esperienza di dieci ore a settimana dura dai sei ai dodici mesi e consente di sviluppare nuove competenze, prendere maggior consapevolezza di se stessi e allargare la propria rete di relazioni. La criticità del Ria è il limite temporale

L’anniversario di Dante di cui abbiamo parlato nella prima puntata dei consigli per le letture estive ci ha ricordato che esistono, anche nel terzo millennio, i classici. Sono gli stessi degli anni delle superiori, quando dovevamo subire ore e ore di lettura talvolta mnemonica di quegli autori allora stramaledetti; e mica solo il Fiorentino, ma pure gli altri due della congrega trecentesca, Petrarca e Boccaccio (questo però almeno ci faceva ridere e stuzzicava la nostra immaginazione con le sue storie, non a caso immortalate come boccaccesche), Machiavelli e, per carità, non sia mai, Manzoni

Un'accoglienza consapevole di nuclei mamma-bambino e minori afgani: “Noi MammeMatte non possiamo rimanere ferme davanti alla nuova emergenza e prepareremo le nostre 2 mila famiglie alla possibile accoglienza di chi è costretto a fuggire dalla propria terra”. Il 18 settembre riunione online

Era una terapia per potenziare la manualità fine, è diventata una scelta di vita. Dalla California la storia del ragazzo che bruciato tutti i record mondiali di speedcubing, diventando una vera leggenda, a cui Netflix ha dedicato un documentario

Il progetto, che sarà attivato in autunno nel Museo di Geologia e Paleontologia di Firenze, coinvolge i musei della rete Musei Welcome Firenze. A idearlo una coppia di ballerini: Agnese Lanza e Giuseppe Comuniello, che ha incontrato la danza dopo aver perso la vista