A Bologna crescono i minori stranieri soli: "Servizi in difficoltà"
Atto urgente del comune per utilizzare un immobile a Castel Maggiore. "Il flusso di minori stranieri non accompagnati è cresciuto in modo esponenziale, registrando 52 arrivi nel mese di luglio". Crescita analoga in agosto
L'estate bolognese sta facendo i conti con un'impennata degli arrivi sul territorio di minori stranieri non accompagnati, tanto che il sistema di accoglienza è andato in difficoltà e il Comune è dovuto correre ai ripari muovendosi "in via d'urgenza" per individuare un nuovo stabile da destinare a questo scopo. A spiegare la situazione è un provvedimento approvato dall'area Welfare e Promozione del benessere della comunità.
"In queste ultime settimane il flusso di minori stranieri non accompagnati è cresciuto in modo esponenziale, registrando 52 arrivi nel mese di luglio, facendo rilevare una crescita analoga nel mese di agosto- si legge nel documento- mettendo in difficoltà i servizi di protezione internazionale e rendendo urgente individuare nuove strutture per l'accoglienza di minori e di neomaggiorenni nell'ambito del sistema di accoglienza e integrazione". Con l'atto in questione, dunque, Palazzo D'Accursio individua un immobile di proprietà comunale che si trova sul territorio di Castel Maggiore, in via Lame, al momento inutilizzato in attesa che lì venga trasferita una comunità terapeutica per tossicodipendenti che attualmente si trova in via dell'Arcoveggio. Per il Comune, le caratteristiche dell'immobile lo rendono idoneo all'accoglienza di minori e neomaggiorenni: "Ampiezza dei locali, buono stato manutentivo, disposizione interna degli spazi e ampio giardino".
Gli uffici di Palazzo D'Accursio, di conseguenza, hanno riconosciuto "la necessità di procedere in via d'urgenza" con la destinazione temporanea di questa struttura all'accoglienza dei ragazzi stranieri non accompagnati.
Nell'atto, poi, si segnala che l'Asp e la cooperativa Open group, impegnati nel sistema di accoglienza come soggetto gestore e partner attuatore, "si stanno adoperando per l'individuazione di altre strutture che consentano di superare il momento emergenziale, da destinare all'accoglienza di minori e di neomaggiorenni, dove ricollocare coloro che verranno accolti nell'immobile" di via Lame.