Idee

La Vergine Immacolata è fondata sull’alleanza che l’Altissimo ha tagliato con il popolo d’Israele e viene lanciata nella storia in cui il Suo progetto, l’Immanuel, El con noi, Dio con noi, prende carne umana. Il dono supremo, la novità che si inserisce nella nostra umanità ci fa comprendere anche la novità dell’Immacolata. L’Altissimo desiderava togliere ogni peccato, ogni macchia da tutto il popolo e da tutti i suoi membri, scelse quindi di donarci la Sposa tutta bella, quella Cantico dei Cantici e Maria di Nazareth si ritrovò ad essere l’arca dell’alleanza, la Figlia di Sion che portava nel grembo il Figlio dell’Altissimo.

Ciò a cui abbiamo partecipato in questi giorni con la morte della giovane è stato un vero atto terroristico al cuore della nostra civiltà. È per questo che tutti sono intervenuti, che il tema ha investito politica, istituzioni, piazze e teatri. Non perché un femminicidio sia più doloroso di un altro, l’interruzione della vita da parte di una persona verso un’altra porta con sé sempre la stessa gravità. Non è stato nemmeno un desiderio voyeuristico di partecipazione ad un evento di massa, ma è tutti in massa che ci siamo immedesimati in Giulia

Sono 114 milioni nel mondo le persone che secondo una stima dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) sono scappate dai propri Paesi per colpa di guerre, crisi umanitarie, condizioni di insicurezza inondazioni e siccità. Sul totale delle donne, uomini e bambini in fuga, solo 422mila raggiungono l’Italia. Il nostro Paese “sta facendo molti sforzi soprattutto nella prima recezione”, spiega al Sir il portavoce dell’Unhcr, Filippo Ungaro, ma è sull’integrazione che “si gioca la sfida principale”, perché “se gestita e umana” può fare la differenza nell’accettazione delle persone che ospitano.

Una conversazione fuori da scuola, con una mamma asiatica, quattro figli dalla prima media ai due anni di età e un marito che lavora a pieno ritmo nonostante una situazione clinica di fragilità: «Gli open day delle scuole dell’infanzia? Non credo che parteciperò – riferisce a mia moglie – anzi, penso che lasceremo l’Italia. Qui facciamo una vita misera, se avessimo un’emergenza economica non sapremmo come affrontarla. E poi c’è la scuola… se non fosse per me, mia figlia non parlerebbe l’inglese. Insomma, che futuro potrò offrire qui ai miei figli?»

I principi di sicurezza e informazione dovrebbero apparire scontati e acquisiti (tra l’altro in Italia sono sanciti da leggi precise), ma troppo spesso ancora finiscono nel caos mediatico oppure in quello costruito ad arte da chi vuole speculare illecitamente sull’alimentazione oppure, più semplicemente, da chi è male informato. L’esempio della carne sintetica è lì a dirci tutto circa la confusione e gli schieramenti che si possono generare basati sull’informazione in qualche modo non completa

"Ci sono grandi paure che accompagnano le prime relazioni, fra cui l’abbandono e la solitudine. Si tratta di due aspetti dell’esistenza umana oggi particolarmente 'sentiti': il nostro è un mondo in cui la solitudine viene negata, o 'riempita' artificiosamente. Le giovani generazioni, inoltre, fanno fatica a sostenere i 'no' e mal tollerano le frustrazioni, anche quelle che arrivano dalla scuola, o dallo sport…". Lo dice al Sir la psicologa e docente di psicologia dello sviluppo presso l’Università Cattolica del S. Cuore di Milano, da diversi anni si occupa di ricerca e progetti di formazione che hanno come oggetto l’educazione affettiva e sentimentale di adolescenti e giovani adulti