Idee

Quando acquistiamo un prodotto conosciamo la storia di quel prodotto? sappiamo come viene realizzato? Dove? Che impatto ambientale, economico e sociale può avere? Ci informiamo? Molto spesso queste informazioni vengono volutamente "nascoste" dal produttore...perché è meglio "non sapere". Un consumatore critico e responsabile invece si pone delle domande, fa delle ricerche e in questo Facebook di certo non viene in aiuto, perché la logica superficiale non contempla il dettaglio. La storia del consumo critico è una storia di successo, anche in Italia. Lo dicono i dati delle ricerche. È una storia di successo anche perché permette alle persone di prendere maggiore possesso della propria vita. 

Nuove frontiere. Oggi è chiesta una attenta riflessione per saper cogliere non solo gli aspetti positivi del progresso scientifico ma anche i rischi da evitare. La Fondazione Lanza vuole e può essere un “lievito” per una maggiore presa di coscienza.

Dopo aver guidato per decenni l’azione sociale, economica e per certi aspetti politica dei cattolici, le idee del beato Giuseppe Toniolo, ancora attuali nei principi ispiratori, possano favorire una nuova stagione di impegno dei cattolici. L’auspicio è giunto da più voci oggi, a Milano, all’Università cattolica del Sacro Cuore, in occasione del convegno “Economia e società per il bene comune. La lezione di Giuseppe Toniolo”, promosso dal Comitato per il Centenario del beato Giuseppe Toniolo, organismo composto, tra gli altri, dall’Azione cattolica, dall’Università cattolica del Sacro Cuore, dall’istituto Sturzo, dalle diocesi di Pisa, Treviso e Vittorio Veneto

Due donne su tre, anche in Europa, non denunciano le violenze subite, per paura e per evitare ripercussioni sui figli. Ma è una scelta che alla fine non paga. Dopo la giornata mondiale, per non dimenticare l'urgenza del tema.

La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si celebra questa domenica invita a riflettere sulle ragioni culturali e sociali di un fenomeno che continua ad aumentare.

Il decreto Sicurezza ora al vaglio della Camera desta preoccupazione nelle Acli e in altre numerose organizzazioni nazionali per un provvedimento che rischia di innalzare l'irregolarità. Lo Sprar viene "sacrificato" a favore dell'accoglienza straordinaria attuata con i Cas. Strutture di qualità oggettivamente inferiori.

I partner europei, e chi dall'estero ha prestato soldi allo Stato italiano, non vogliono che si aggiunga altro debito pubblico e premono tutti insieme perché si torni a un sentiero di prudenza. Il Governo ne intravede invece un prolungamento di quell'austerity che frena l'espansione e non vuole rinunciare alle promesse della campagna elettorale

Al di là dei numeri, la Chiesa in Italia e i cattolici italiani hanno sempre avuto e non possono non avere una connotazione “popolare”. Perderla, anche solo nell’auto-consapevolezza, sarebbe imperdonabile. Al contrario è un principio di azione, per lanciare un’opera di ri-ordinamento. A cominciare da una azione critica, di denuncia delle propagande e delle falsità e di proposta a partire dai bisogni reali

I disastri che hanno colpito l'Italia a inizio novembre non sono casuali né inaspettati. Ci ricordano invece le implicazioni morali delle scelte politiche, economiche, personali che siamo chiamati ad assumere, come singoli e come parte di una comunità, per rispondere alla grave crisi socio-ambientale.

La Chiesa e l'Ici. La sentenza della Corte di giustizia Ue sulle imposte non versate dagli enti non profit ha riaperto una polemica pretestuosa e strumentale. Eppure la Chiesa ha sempre pagato tutte le tasse dovute. Nel 2011 la nostra diocesi ha versato 660 mila euro di Ici. Hanno pagato perfino le Cucine economiche popolari.