Idee

Nasce da questo bisogno il convegno in svolgimento al Policlinico “Gemelli” di Roma, giovedì 6 dicembre: “Curare con il cuore”. Espressione altamente evocativa di una relazione di cura di prossimità e immedesimazione con il malato e il suo male. Relazione di empatia, che penetra nel pathos, nel sentire e soffrire del malato; di compassione, che lo prende con sé, ne con-divide la sofferenza; e di consolazione, che porta e dona al malato il solatium, il sollievo cioè e il conforto della medicina

Quando un Paese entra in recessione, soprattutto se la crisi è prolungata, l'occupazione e l'utilizzo degli impianti tende a ridursi, gli investimenti aspettano periodi migliori e anche i prestatori di denaro, alle imprese e allo Stato, preferiscono agire con la massima prudenza. Cambiano anche le modalità di impiego dei lavoratori e l'esperienza di questi anni ha insegnato che al lavoro a tempo determinato (perso o neppure raggiunto) si sostituiscono attività di microimprenditorialità, lavori e lavoretti. Se l'economia si rattrappisce si riducono o diventano più irregolari le entrate fiscali

L’Alleanza contro la povertà lancia un appello alle forze di governo. In un documento presentato oggi sono contenuti dubbi e osservazioni sul Reddito di cittadinanza (Rdc), partendo dalle informazioni ad oggi disponibili. L’Alleanza considera il significativo stanziamento previsto per il Rdc un’opportunità da non sprecare. Un intervento destinato all’intera popolazione in povertà assoluta è atteso da decenni: questo risultato sembra oggi a portata di mano. Ma la consapevolezza è che se il Rdc fosse costruito nel modo sbagliato se ne pagherebbero le conseguenze per generazioni. Non bisogna vanificare gli sforzi effettuati per l’introduzione del Reddito d'inclusione, ripartendo da capo con una misura che cancella la precedente e porterebbe al caos a livello locale, dove sono partiti diversi progetti

Il presepe è una tradizione, sì; ma nel senso pieno del termine, che è quello di aiutarci a tramandare una verità che nel logorio quotidiano rischiamo di non cogliere più nella sua dirompente bellezza. Di fronte al presepe si sosta in preghiera. E poi si riparte, per dire che sì, Dio non è un’idea da contemplare, che si è realmente incarnato e noi vogliamo esserne testimoni. Il resto, da qualsiasi parte vengano, sono solo polemiche inutili.

"Oggi purtroppo la politica è impotente. Se non abbiamo voglia di cambiare non saranno loro che cambieranno. Tocca a noi decidere". Parola di Yann Arthus-Bertrand, fotografo e ambientalista francese, che ha curato le fotografie dell'edizione illustrata della "Laudato si'" (Rizzoli-Lev) da domani in libreria. All’indomani del G20, che ha segnato un’ulteriore frattura sui temi ambientali, Bertrand racchiude in un’istantanea il momento presente: "I politici cercano di arrangiarsi con quello che hanno, ovvero con l’egoismo delle nazioni. Nessun Paese al mondo vuol rimettere in discussione il petrolio, l’impiego, la crescita, religioni dalle quali non ci si può più separare". Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per un’intervista esclusiva, in occasione dell’uscita del volume.

Eugenetica. La notizia che in Cina sarebbero nate due gemelline con il dna modificato rappresenta un vero salto nel buio. Ma il discrimine va posto tra scopi terapeutici della scienza e tentazioni eugenetiche

L’azionariato di Unicredit, oggi come oggi, è sempre meno italiano. E oltralpe c’è una stabilità economica e soprattutto monetaria che qui da noi appare ogni giorno più lontana.

L'intervento del sociologo al seminario di Redattore sociale. "Oggi mettersi d'accordo su uno straccio di pensiero è impossibile. E' il frutto dell'idea dominante negli ultimi 50 anni per cui ciascuno esiste solo in quanto individuo". Ma una via d'uscita c'è. "Nell'Enciclica Laudato sì c'è tutto"

Attendere significa essere mobili, plastici, pronti a scattare perché si è colto un qualche avvertimento su cui riflettere, una spia di allarme che scuote dal torpore interiore. Non per autorassicurarci e trovare il posto al sole che renda la vita gradevole e facile. Insieme, invece, con uno sguardo percettivo alle difficoltà, ai bisogni altrui. Soprattutto a quelli nascosti, velati dalla dignità che non espone la propria ristrettezza ma tenta di uscirne con tutte le forze, a quel bisogno primordiale e irrinunciabile di ciascuno e di ciascuna ad essere ascoltati, compresi. Il grido Marana Thà, non è solo il filo conduttore ma quello che innerva e sensibilizza, immergersi nell’atmosfera che genera diventa grembo fertile che può accogliere Colui che viene per tutti ed ognuno

Certe misure hanno l’evidente scopo di ostacolare l’accoglienza e rendere plausibili, anche sulla base di un’informazione tendenziosa o apertamente manipolata, azioni che trascendono ogni limite etico, ogni senso minimo di umanità. Ne è convinto don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, che interviene su un argomento di grande attualità in questi giorni, nel Dossier “Immigrati e accoglienza” del prossimo numero del mensile “Vita Pastorale” (dicembre 2018). Pubblichiamo il testo integrale della sua riflessione

143 i Paesi che hanno abolito la pena di morte, ma sono 56 quelli che ancora la mantengono in vigore e 23 quelli in cui le condanne sono eseguite. In Europa, è la Bielorussia l’ultima nazione nel cui ordinamento è contemplata la pena capitale e le esecuzioni avvengono senza nemmeno informare i familiari dei condannati. Su questo fronte, dunque, si sono raggiunti importanti traguardi, ma resta ancora molto fare. Specialmente a livello culturale, in un tempo “in cui dominano le emozioni”, come spiega Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, che ha promosso l’XI Incontro internazionale dei Ministri della Giustizia sul tema “Un mondo senza la pena di morte”