Idee

In una stagione in cui doni universali come la pace e l’unità, la convivenza fiduciosa e la solidarietà sembrano smarriti nell’aggrovigliarsi di paure, il Natale può e deve essere il luogo, il momento privilegiato per riaffermare la buona notizia della fraternità su questa terra, dono di Dio per il bene di tutti, tesoro che a lui solo appartiene e che noi umani possiamo solo condividere nella giustizia, nella pace, nella benevolenza reciproca

Che cosa può dire oggi la testimonianza dei pastori a noi cristiani, spesso presi da mille impegni da programmare, da organizzare, da controllare, dalle incombenze del potere esercitato nelle stanze dei bottoni dove tutto è in funzione dell’economia, del tornaconto che detronizza la persona e che fa dimenticare i fondamenti del Vangelo da incarnare nel quotidiano? Se i pastori scelgono di vivere un tempo veramente umano e divino, per individuare la grotta e trovare l’Atteso nel silenzio della mangiatoia, in che modo stiamo donando la vita, perché altri trovino la strada che porta al Signore?

Le iniziali delle "Antifone O", lette dall’ultima alla prima, quasi a dirci che il tempo muta la sua dimensione naturale, formano due parole latine ero cras…domani sarò qui. La vigile attesa sia dominata da questo ritmo

A portarci nel cuore del Natale e nel nuovo anno è anche l’abbraccio materno di mamma Annamaria e la mite fortezza degli altri famigliari che non hanno risposto all’odio con accenti di vendetta. “Prendili per mano nell’oscurità di quest’ora”, così mons. Tisi ha pregato Gesù, figlio di Dio che si fa “compagno del dolore dell’uomo”. E l’altra mano verrà data loro da questa comunità parrocchiale di Cristo Re e dai giovani amici che il giorno stesso del funerale hanno acceso le fiaccole della testimonianza

Nei giorni scorsi don Gino Temporin, a lungo stimato rettore del Seminario minore e quindi arciprete di Piove di Sacco, è stato assolto per la terza volta dall’accusa di aver abusato sessualmente un seminarista. Il rischio che un’assoluzione passi senza enfasi – perché si sa che non “fa notizia” come una condanna – c’è sempre, ed è un peccato. Oggi invece è bello dire a voce alta che la tua dignità, la tua onorabilità, sono integre.

C’è da meditare all’inizio di un anno che vedrà l’Europa impegnata nel rinnovo del proprio Parlamento e nella scelta del futuro indirizzo politico. Mentre soffia il vento che scredita sempre più la politica come affare per pochi o come attività "sporca" da cui guardarsi, la Chiesa scommette sulla sua bontà come servizio alla convivenza fraterna. La buona politica necessita di buone persone. Ben vengano nuovi artigiani della pace! Li accoglieremo come "beati". Allora anche la pace sarà in buone mani

La ricerca della nuova destinazione di una chiesa ridotta a uso profano deve far parte di un progetto di cui sia protagonista la comunità ecclesiale in dialogo con la comunità civile. E se in alcuni casi la desacralizzazione è legittima, non è mai ammissibile la dissacrazione. Parola del cardinale presidente del Pontificio Consiglio della cultura Gianfranco Ravasi, che anticipa in esclusiva al Sir i contenuti delle Linee guida della Santa Sede che verranno diffuse oggi

Le iniziali delle "Antifone O", lette dall’ultima alla prima, quasi a dirci che il tempo muta la sua dimensione naturale, formano due parole latine ero cras…domani sarò qui. La vigile attesa sia dominata da questo ritmo

Assieme alla diseguaglianza, tra gli elementi che caratterizzano il mondo contemporaneo c’è senz’altro quello relativo ai conflitti che attraversano il pianeta. Si tratta di due fenomeni strettamente legati: le diseguaglianze sono una delle più importanti fonti di tensione e di conflitto nelle società; e i conflitti stessi sono a loro volta fattore di inasprimento delle polarizzazioni esistenti, dei fenomeni di diseguaglianza e marginalizzazione

Quanti luoghi comuni contribuisce a spazzar via, quante analisi affonda, quasi le nuove generazioni fossero semplicemente sedute, ripiegate e spente. Chi con violenza assurda e omicida ha voluto spezzare l’esistenza di Antonio ha ottenuto l’effetto contrario: la morte di questo giovane ha dato risonanza planetaria a un patrimonio di valori e progetti, di cultura locale e universale, di impegno civile aperto e propositivo.

Questa domenica molti comuni del Veneto sono chiamati al voto per confermare o respingere i progetti di fusione approvati dai consigli comunali. La fusione, a conti fatti, è una straordinaria opportunità: meglio non sprecarla .

Marisa Iannucci, ricercatrice e studiosa, rilegge il contributo offerto dalle donne al pensiero islamico e le cause della loro progressiva emarginazione. Le donne sono le prime vittime del clima di razzismo e paura nei confronti dell'islam che oggi domina anche l'Europa.

Se da un lato gli italiani come collettivo tendono a chiudersi, dall’altro come singoli tendono sempre a raccontarsi e rappresentarsi sui social network. Questo atteggiamento contrapposto rischia di alterare la percezione autentica del paese reale, mortificando quel senso di comunità che dovrebbe essere il fondamento di ogni popolo. Destrutturare la dimensione comunitaria significa, infatti, mandare la società in cortocircuito. Non solo a livello identitario ma in riferimento a tutto quel corpus di norme, valori e istituzioni che la legittimano come tale e ne assicurano il funzionamento. In questo modo l’incertezza già dominante si trasforma in paura (dei migranti, ma non solo) rendendo l’individuo ancora più solo in tutti quegli spazi tradizionali che dovrebbero proteggerlo e che invece sono spesso avvertiti come insicuri