Idee

Bonus, agevolazioni e incentivi a sostegno della maternità e della famiglia. Li prevede la manovra finanziaria 2019 ma per Gigi de Palo, presidente Forum associazioni familiari, sono insufficienti per invertire l’inverno demografico che colpisce il nostro Paese. Mentre continua il dialogo con le istituzioni, De Palo avverte: "Le risposte strutturali possono essere solo due: o un fisco che tenga conto dei carichi familiari o un assegno mensile per ogni figlio da 0 a 26 anni"

Queste figure orientali non sono mitiche o favolistiche, vogliono indicarci una realtà che si apre al mondo intero e l’accoglie perché la salvezza, anche nel suo primo comparire in un piccolo bambino, è pur sempre salvezza non solo totale e radicale ma salvezza universale. Solo tre aprono la via a tutti ed allora può avvenire il miracolo dell’attrazione delle genti, il richiamo. Un grande monito per noi, oggi nel nostro contesto occidentale, ad un’apertura che sia accoglienza, che si sappia salvata e che voglia donare e compartecipare la salvezza a tutti

Benvenuti, artigiani della pace! Davvero belli sono i vostri piedi che annunciano e costruiscono la pace nel quotidiano. La guerra si alimenta di odio e di paure. La pace è in mani sicure se la buona politica è affidata agli esperti in umanità. Quelli che disarmano la lingua e le mani prima di potersi fregiare di qualche titolo. Compreso quello di benefattori della sicurezza

Guardando ai risvolti più politici, in fin dei conti quello di Matterella ci sembra sempre più proprio l’atteggiamento del maestro di una volta: sapeva in anticipio dove pensano di andare a parare i ragazzi più riottosi e sapeva come agire. Lo si è visto nelle parole più attese, quelle sul guazzabuglio picaresco che ha caratterizzato il mondo politico in questi mesi, prima con l’inusitata “trattativa” con Bruxelles e poi con lo sprint parlamentare, a velocità e con procedure mai viste, “tassa sulla bontà” compresa

Politica, economia, società. Le domande fondamentali e le risposte degli esperti per capire dove stiamo andando e cosa dobbiamo aspettarci. Un dossier dell'Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) immagina il “Mondo che verrà” attraverso analisi e previsioni di voci autorevoli dall’Italia e dall’estero. L'Europa? Brexit, le elezioni italiane, i gilet gialli francesi testimoniano che un problema esiste e attende concrete risposte.

La manovra economica, invece di promuovere la crescita, taglia gli investimenti, penalizza l'innovazione e si gioca in spesa corrente l'aumento del deficit. Il voto sulla legge di bilancio è stato uno spettacolo mortificante per le istituzioni democratiche, a cominciare dal Parlamento. L'unico obiettivo perseguito è stato quello dei rispettivi provvedimenti-bandiera, quota 100 per la Lega e reddito di cittadinanza per il M5S.

I numeri sono solo in apparenza gelidi. Dietro ci sono le attese delle imprese, dei lavoratori, dei disoccupati, delle amministrazioni pubbliche centrali e locali e i cittadini-risparmiatori. Economie e mercati finanziari possono avere nel breve anche divergenze (rallenta l'economia e le Borse tengono o crescono). In un tragitto più lungo, un'economia debole affonda i mercati finanziari. Un cattivo momento mette in difficoltà le imprese che potrebbero non riuscire a restituire i prestiti alle banche. Gli istituti, deboli in Borsa, devono contabilizzare il vero valore di quei prestiti, cercare di recuperarli o espellerli dal bilancio vendendoli sottoprezzo a operatori specializzati nel recupero. È quanto è accaduto in questi anni. Proseguirà nel 2019

Tante sfide attendono il mondo. Non lasciar sopire le speranze che portiamo nel cuore, ma trasformarle in progetti concreti di cambiamento, è l'unica strada possibile per costruire spazio di bene nelle nostre vite

Il 10 dicembre 1948, a Parigi, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvava la dichiarazione universale dei diritti umani. Europa e Asia uscivano in macerie dalla Seconda guerra mondiale costata milioni di morti. Milioni soffrivano la fame.

Europa, Veneto, Padova. A primavera le elezioni. Poi, forse, l'autonomia regionale. E dodici mesi di preparazione per l'appuntamento col 2020, quando la città del Santo sarà capitale europea del volontariato

Pensiero teologico, riflessione etica, denuncia delle schiavitù antiche e nuove. È ricco il contributo cristiano alla fondazione dei diritti umani. La Dichiarazione universale approvata dall’Onu è stata una grande conquista di civiltà, cui anche la chiesa ha portato e sta portando il suo prezioso contributo. Un punto che merita maggiore impegno è la denuncia delle violazioni dei diritti umani della persona e dei popoli a tutti i livelli.

Per guardare avanti non possiamo che ripartire dalla consapevolezza delle debolezze, dai vincoli del buon governo, e soprattutto dalla falsificazione dei miti e delle certezze di un certo pensiero unico – economico, etico e dunque politico - che ci sta tutti impoverendo. Non possiamo che porci risolutamente dalla parte di quei due terzi o di quei tre quarti che vivono o esprimono un malessere sempre più radicato. Qui c’è ovviamente un ruolo anche per i cattolici, che avrebbero due importanti risorse: un pensiero critico e una conoscenza autentica, esperienziale, delle persone e delle cose. Un buon proposito e un impegno concreto da subito, per il prossimo anno

Un Natale "molto più vero di tanti altri". Quella che fratel MichaelDavide Semeraro offre al Sir è una lettura controcorrente della Solennità che ci apprestiamo a vivere, in un periodo che il Censis ha definito "incattivito" per l'Italia. "Il Natale ci spinge a chiederci a che punto è il nostro cammino di umanità", sostiene il monaco, che spiega tre livelli della "compassione", esorta a fare "uno screening delle nostre paure animali" e chiede di "essere intelligenza, in un momento in cui le intelligenze vengono offuscate"