Italia senza più figli. Ma così non si cresce. Quali politiche servono?
Nel 2017 sono appena 449mila i nuovi nati, 9mila in meno rispetto all’anno precedente, con una perdita complessiva di popolazione di oltre 90mila unità. La demografia italiana rimane “sdraiata sul fondo”, come un sottomarino che sembra aver perso la spinta per ritornare a emergere – oltre alle scarse nascite, anche l’immigrazione è modesta – restando appoggiato sul fondale: è la significativa immagine che hanno usato nei giorni scorsi gli esperti di “Neodemos”, una rivista online di osservazione e analisi dei fenomeni sociali, economici e politici a partire dai cambiamenti demografici. Parla Alessandro Rosina, docente di Demografia all’Università Cattolica di Milano
La fotografia dell’Italia scattata dall’Istat nei giorni scorsi con gli “Indicatori demografici 2018” rivela una nuova diminuzione delle nascite, un nuovo minimo dopo il già “deprimente” 2017: appena 449mila nuovi nati, 9mila in meno rispetto all’anno precedente, con una perdita complessiva di popolazione di oltre 90mila unità. La demografia italiana rimane “sdraiata sul fondo”, come un sottomarino che sembra aver perso la spinta per ritornare a emergere – oltre alle scarse nascite, anche l’immigrazione...