Conversazione con don Luigi Ciotti, che spiega alla Difesa perché Libera ha scelto Padova per la prossima Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie e fa il punto sulle mafie a Nordest e sulla responsabilità dei cittadini.
Idee
La scuola può diventare un luogo positivo e molto concreto, dove l’antidoto della cultura e della riflessione aiutino a mantenere vivi gli anticorpi per una società civile e tollerante.
"Le macchine non sono nostre rivali, ma possono essere di aiuto. Se metto al centro l’uomo, però, devo sviluppare algoritmi che permettano all’uomo di avere una posizione dominante sulla robotizzazione e sull’industria 4.0"
Dobbiamo sapere che dire la verità è possibile e che dobbiamo fare tutti gli sforzi per farlo. Dobbiamo riprendere la nostra motivazione a dire le cose come stanno e a verificare ciò che gli altri dicono. Non è inutile, non è impossibile. È anzi qualcosa di basilare: è la base di ogni nostra interazione con gli altri esseri umani
Cosa avrebbe fatto Marchionne nel dopo Fiat-Fca non si potrà mai sapere. Lo volevano in politica, guru del management o ricco pensionato conferenziere. La formazione deduttiva - non ispirarsi al passato o alle emozioni e ragionare su tutte le ipotesi, scegliere il meglio e crederci - lo avrebbe certo portato chissà dove, certamente a una nuova sfida
I sentimenti sono una delle “cose” più serie per l’essere umano, non avrebbe senso banalizzarli o ridicolizzarli immaginando che i concorrenti di “Temptation Island” possano davvero essere persone autenticamente impegnate in un rapporto di coppia...
L’itinerario promosso dalla Fondazione Campo Fossoli intende diffondere la conoscenza di queste realtà e valorizzare due figure di riferimento, sia sotto l’aspetto umano che religioso, ripercorrendo la loro storia: i beati Odoardo Focherini e Teresio Olivelli
Un appello ai cattolici e ai musulmani del nostro Paese: “Vorrei dire loro di superare preconcetti e distanze. Tutti li abbiamo maturati in questi anni dentro di noi. Ma oggi abbiamo un compito importante ed è un compito che le nostre comunità condividono: rendere la società italiana migliore di quella che è”.
Finché noi cristiani restiamo spettatori della realtà, non contribuiremo mai a tessere evangelicamente la trama o l’ordito della storia. Buttarci nel quotidiano, sporcandoci anche le mani, è un imperativo che chiede conto alla nostra responsabilità, per evitare di giudicare gli altri come il fariseo nel tempio, mistificando spesso il reale, che è la storia di cui facciamo parte.
Se mi ritengo persona umana dinanzi allo sguardo di Josephine, posso ancora dormire nel mio letto, sfamarmi, godermi relazioni di amicizia e pensare alle vacanze? Non scardina ogni carapace di autodifesa? Non mette a nudo chi siamo? Persone che persone osano dirsi tali? Ancora osiamo? Dovremmo lasciarci invadere da quanto rimuoviamo: la vergogna che vorrebbe emergere, se solo glielo consentissimo.
Tutto quello che Facebook sa di te, ma tu probabilmente non sai, ora è nero su bianco. Si trova nelle 454 pagine che il social ha presentato qualche mese fa al congresso Usa.
Fiducia reciproca vuol dire anche aprire le porte di casa e fidarsi l’un l’altro che si ritornerà più arricchiti da esperienze vissute individualmente ma guardando nella stessa direzione.
Non è più questione di numeri, semplicemente non c’è più spazio per la compassione. Tutta questa faccenda dei migranti va rimossa il prima possibile e il modo migliore per farlo è il silenzio. Un silenzio colpevole che nasconde delle convinzioni sempre più radicate nella testa della gente. Sono certezze che ruotano intorno a due, massimo tre concetti, venduti da un caparbio imbonitore che promette un paese finalmente affrancato dalla responsabilità di salvare vite umane e dal peso dell’accoglienza
Quale può essere il contributo della Chiesa italiana attraverso l’azione territoriale delle Diocesi nel sostenere il difficile ma necessario cammino verso la sostenibilità? È questa la domanda di fondo che ha accompagnato i 60 partecipanti in prevalenza direttori degli uffici diocesani di Pastorale sociale provenienti da tutta Italia, al quarto seminario estivo che si è svolto dal 3 al 7 luglio ad Arabba promosso dall’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei.
Non si possono più rimandare azioni concrete per la protezione dell'ambiente. È questa la consapevolezza emersa dalla conferenza internazionale "Saving our common home and the future of life on earth” organizzata nei giorni scorsi dal dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale – il cui prefetto è il card. Peter Turkson – in collaborazione con il Movimento cattolico mondiale per il clima, nel terzo anniversario di pubblicazione dell’enciclica Laudato si’.