La direttrice Henrietta Fore: "Almeno 4,7 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria. Impennata di violenze al campo di Al-Hol dove più di due terzi della popolazione è composta da bambini"
Fatti
La risposta immunitaria del vaccino, “tarata” sulla proteina spike del Sars-Cov-2, “selvaggio” isolato in tutto il mondo (Italia compresa) nel gennaio 2020, sarà efficace anche contro la proteina spike “mutata” contenuta nelle più recenti varianti virali? A questa domanda “la risposta onesta” è “non lo sappiamo ancora.
Iniziativa di Unhcr che presenta un’indagine della Doxa sulla “routine perduta”: oltre 7 italiani su 10 vorrebbero decisamente tornare alla vita di prima e più dell'85% ha trovato difficile adattarsi. Quasi 9 su 10 pensano che, finita l'emergenza, la routine cambierà completamente
Le conseguenze del Covid, a quanto affermano i ricercatori dell’Osservatorio, hanno soltanto consolidato una situazione già grave.
La questione di fondo resta l’utilizzo da parte di bambini e ragazzi degli strumenti digitali, ormai sempre più parte integrante della loro esistenza.
Quando si parla di “costi” da tagliare in un ampio disegno di riordino, è un attimo che uno stabilimento passi dalla produzione di auto a quella di polvere e ragnatele.
La Bibbia racconta la storia di tante famiglie che hanno intrecciato il loro cammino con quello di Dio, che – tra alti e bassi (spesso molti bassi) – si è fatto loro compagno di strada.
“So help me God. Che Dio mio aiuti”.
I dati del rapporto dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile. Il portavoce, Enrico Giovannini: “Di fronte alla crisi che ha investito i giovani e il mondo dell’istruzione urgono politiche per recuperare il tempo didattico e di socialità perduto, per prevenire un ulteriore calo di competenze, contenere le disuguaglianze e tutelare la qualità educativa”
Senza accesso alla sanità pubblica e alle case di riposo, senza la pensione garantita dallo stato britannico, per la quale hanno versato i contributi per un’intera vita, e senza la possibilità di rientrare nel Regno Unito dopo un viaggio in Italia. “Questi sono i diritti che rischiano di perdere gli italiani, residenti qui, che non hanno ancora fatto domanda di settled status, il visto, richiesto dal Regno Unito, dopo l’uscita dalla Ue, che i cittadini europei devono ottenere entro il 30 giugno per poter rimanere”, spiega al Sir Pietro Molle (nella foto), presidente del Comites, Comitato degli italiani all’estero, che rappresenta 350mila nostri connazionali residenti tra Londra, il sud del Regno Unito e il Galles.
“Dopo tanti anni di appelli, formazione e informazione sui pericoli della Rete”, Aiart “accoglie con favore e attenzione la disposizione del Garante della privacy per TikTok: il blocco immediato ‘dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica’”.
Covax, l'iniziativa globale per garantire un accesso equo ai vaccini per tutti i paesi, ha annunciato la firma dell’accordo. Confermato che ci si avvarrà anche dell'opzione per ricevere le prime 100 milioni di dosi del vaccino sviluppato da AstraZeneca/Oxford University. La consegna della maggior parte di queste prime dosi è prevista nel primo trimestre dell'anno
Con il 2021 viene inaugurato il Neighbourhood, development and international cooperation instrument (Ndici), ovvero il Fondo con cui verrà gestita la politica europea di cooperazione per i prossimi 7 anni. Sostituisce l’European development fund (Edf) e avrà una dotazione finanziaria di 70,8 miliardi di euro. Ma il 10% deve essere destinato a contribuire alla politica migratoria europea
Luca Casarini, Capo Missione Mediterranea Saving Humans, denuncia: "145 donne, uomini e bambini. Sfiniti da mesi, alcuni da anni, di detenzione nei campi di concentramento libici. Hanno subito torture, hanno visto morire padri, madri, fratelli, amici. Ora sono in mare e non ci sono navi di soccorso in giro. Non è una serie di Netflix..."
“Indebiti ostacoli al diritto fondamentale alla libertà di religione”: questo, secondo Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), sarebbe l’effetto della legge che il governo danese intende presentare per richiedere che tutti i sermoni, le omelie e gli altri discorsi tenuti in un contesto religioso (liturgico) siano tenuti in danese o resi accessibili in lingua danese. Seppur con “rispetto” verso i processi nazionali, l’arcivescovo guarda a questa proposta “con preoccupazione” e la inserisce in “una tendenza più ampia e crescente di negligenza del diritto fondamentale alla libertà di religione negli Stati membri dell’Ue e persino a livello di Corte dell’Ue”.
"Nel piano previsti investimenti sulle politiche attive di 3 miliardi e 100 milioni a cui si aggiungono i 500 milioni stanziati nella legge di bilancio...