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Il dibattito sul suicidio assistito vive in Austria una nuova fase aspra alla luce  udienza pubblica alla Corte costituzionale austriaca (VfGH) che si è tenuta il 24 settembre e delle prossime consultazioni di ottobre, per una decisione finale entro il 2020. Il dibattito nasce da quattro ricorsi presentati al vaglio della VfGH con il sostegno dell'associazione svizzera di eutanasia Dignitas, che richiedono la revisione ed attenuazione dei divieti esistenti negli attuali paragrafi 77 e 78 del codice penale  che trattano di "uccisione su richiesta" e "suicidio assistito". I vescovi austriaci, tra cui il presidente della Conferenza episcopale austriaca (Öbk), l'arcivescovo Franz Lackner, il cardinale Christoph Schönborn, e altri rappresentanti ecclesiastici hanno espresso a più riprese la loro totale contrarietà alla attenuazione delle attuali norme

“La vittoria contro l’iniziativa di limitazione è solo il primo passo per garantire il percorso bilaterale con l’Ue”: è il titolo del Neue Zürcher Zeitung on line che definisce il 62% dei no al quesito una “dolorosa sconfitta” per l’Svp (Schweizerische Volkspartei in tedesco; Udc, Unione democratica di centro, in italiano) e una “dichiarazione a favore” del cammino bilaterale. 

Lo sviluppo della ricerca ha bisogno delle forze di tutti: filosofi, psicologi e sociologi. Perché ai computer mancano creatività ma soprattutto etica. È quanto emerge dal convegno sulla "Intelligenza Artificiale: per una governance umana. Prospettive educative e sociali" promosso dalla Facoltà di Scienze della comunicazione dell'Università Pontificia Salesiana

Piegare la statua, farle fare un percorso “obbligato” per costringere il corteo di una processione a passare davanti a questa o a quella abitazione è un gesto di sudditanza tante volte accompagnato dall’ostentazione di una cospicua e pubblica offerta fatta al santo. Ma se è vero questo, è altrettanto vero che l’inchino di una statua, il fermarsi (anche per un attimo) di una processione presieduta dal sacerdote, con tanto di autorità civile e militare, è una vera e propria legittimazione che il boss vuole ricevere. Al mafioso-ndranghetista importa poco la devozione cristiana, perché vive una vita antievangelica fatta di soprusi, atti criminali, perfino di omicidi e vendette. L’inchino è qualcosa di più. È un fatto culturale

"Non possiamo ignorare che l'Italia riparte solo se riparte la scuola. Siamo in giorni cruciali. In queste prime settimane l'anno scolastico e' ripreso in modo ordinato, nel rispetto delle regole, simbolo questo, potremmo dire, di un'Italia che...

La 106° edizione è dedicata al tema degli sfollati interni. Ad ospitare le celebrazioni principali sono le diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta, terre di forte emigrazione tra Ottocento e Novecento. La Fondazione Migrantes presenta il volume “Il giorno di chi è in cammino"