Varie forme di welfare aziendale si stanno diffondendo sempre di più e in modo sempre più sofisticato.
Fatti
Abbiamo bisogno di elezioni in Venezuela? Senza dubbio, però a organizzarle non può certo essere Maduro, e neppure i poteri a capo dei quali ha messo i suoi fedelissimi, come il Consiglio nazionale elettorale (Cne) o il Tribunale supremo di giustizia (Tsj). Perché la crisi inizi a trovare soluzione, bisogna che Maduro lasci il potere e io, come milioni di venezuelani, credo che si debba trattare di un’uscita di scena pacifica. La permanenza di Maduro per altri sei anni (fino al 2025), questa è la sua intenzione detta pubblicamente, significherà la distruzione totale del Venezuela e l’uscita, ancora più imponente, dei venezuelani di tutte le classi sociali per cercare migliori opportunità di vita e libertà in altri paesi. Ogni giorno, secondo l’Onu, emigrano dal Venezuela (in maggioranza attraversando la Colombia per andare in vari paesi sudamericani) circa 5mila venezuelani. Sì, ogni giorno. Secondo gli organismi specializzati in migrazioni, l’uscita di massa dei venezuelani è il fenomeno di mobilità umana più grande che si sia mai verificato in America Latina
“Il futuro dell'Europa riparte dai sindaci”: per questo Open Arms ha presentato il manifesto condiviso di città solidali, che riaffermi una volta per sempre i valori democratici e il rispetto dei diritti umani in Europa”
Sei auspici per l’Europa e altrettante raccomandazioni all’Italia. Procede su un doppio binario parallelo e speculare il documento condiviso dalle 20 organizzazioni che compongono Retinopera. Il testo è stato presentato oggi a Roma in vista delle elezioni europee del 26 maggio
Un’indagine sulle recluse madri nelle carceri di Firenze e Pisa. Tra i tanti aspetti approfonditi dalla ricerca, quello sulla lontananza dei figli, vista da tutte le recluse come fattore di stress. “Il contrasto fra l’esigenza di avere contatti coi familiari e la macchina burocratica è particolarmente duro”
I dati Istat. Rispetto al 2008 risultano 128 mila nati in meno. Il saldo naturale nel 2018 è negativo (-187 mila), risultando il secondo più basso nella storia dopo il 2017. Tra gli italiani continuano a essere più numerose le partenze (120 mila espatri nel 2018) dei ritorni (47 mila). Sale la speranza di vita.
Il commissario Pierre Moscovici ha svelato oggi le cifre previsionali per il 2019 e 2020. In generale si riscontra un rallentamento della crescita. Pesano le incertezze internazionali e il Brexit. Ne fanno le spese anche Germania e Paesi Bassi, mentre i Paesi dell'est proseguono la marcia positiva. Italia unico Stato con un Pil vicino allo zero. Da Roma il ministro Tria afferma: "non è recessione, ma una battuta d'arresto"
L'organizzazione nella giornata internazionale della Tolleranza zero: altre 68 milioni subiranno mutilazioni entro il 2030 se non ci sarà “una forte accelerazione nell’azione per porre fine a questa pratica". Necessarie nuove politiche e leggi che proteggano i diritti delle ragazze e piani d'azione nazionali
Il presidente del Consiglio europeo usa toni particolarmente duri verso la situazione di stallo creatasi a Londra. Incontrando il premier irlandese, Donald Tusk ribadisce che l'accordo per un "divorzio ordinato" non si ridiscute. E lancia un ultimatum a Theresa May che domani sarà a Bruxelles
“Perché nessuno debba più scegliere se mangiare o curarsi”. È lo slogan della XIX Giornata Raccolta del Farmaco che si terrà sabato 9 febbraio prossimo in tutta Italia. Anche nel Veneto, nelle farmacie che espongono la locandina, sarà possibile acquistare una o più confezioni di medicinali che andranno in dono alle persone indigenti grazie ai consigli dei farmacisti e alla collaborazione di 20.000 volontari.
Audizione in Commissione Lavoro di numerosi enti e organizzazioni da tempo impegnati nella lotta alla povertà. Da Caritas a Sant’Egidio, fino all’Alleanza contro la povertà, le perplessità sui singoli aspetti della misura e l'auspicio di modifiche mirate per rendere la misura più efficace
In vista dell’appuntamento con le urne, il Parlamento europeo ha promosso negli ultimi mesi una ventina di dibattiti con capi di Stato e di governo sul tema del “futuro d’Europa”. L’ultimo appuntamento della serie è stato il 31 gennaio con il premier finlandese Juha Sipilä; il prossimo politico che interverrà in emiciclo a Strasburgo sarà, il 12 febbraio, il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte
Sono passati cento giorni dagli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato il territorio del Veneto tra ottobre e novembre 2018. Da quella data i Veneti si sono rimboccate le maniche e sono partiti i lavori per riportare la situazione il più possibile alla normalità.
A partire dalle stime di Inps e Istat, secondo le quali la misura riguarderà il 2,7% dei nuclei familiari del Nord, Fabbrica Padova ha calcolato quanti saranno effettivamente gli interessati. Il presidente Carlo Valerio: «Siamo convinti che sia prioritario creare opportunità di lavoro e sostenere le imprese adeguando a criteri ancor più innovativi sia il sistema di welfare sia quello previdenziale, senza gravare ulteriormente la spesa pubblica». E resta una stortura di fondo: il Veneto versa il 9,3% delle tasse, ma raccoglie solo le briciole.
"I Paesi europei si trovano adesso più esposti a una minaccia russa rispetto alla quale gli Usa dovrebbero rispondere con un maggiore impegno. E questo è difficile, se si considera quel che Trump pensa della Nato". Parla Stefano Silvestri, consigliere scientifico dello Iai (Istituto affari internazionali): "La corsa al riarmo a medio raggio è improbabile perché dovrebbero farla gli Usa o l’Europa. Ma i primi non sono interessati le armi nucleari terrestri, la seconda è divisa politicamente. Ci saranno reazioni diverse anche nei confronti di eventuali minacce russe. Non c’è solidarietà europea"