“Non possiamo accettare che a cento anni dalla fine della Grande Guerra si torni a legittimare l’uso delle armi chimiche, non lo possiamo accettare”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo alla Camera sulla crisi siriana dopo l’intervento militare di Usa, Gb e Francia.
Fatti
Ci vorrebbe una forte spinta – condivisa da tutti nel mondo – per rafforzare le istituzioni dell’Onu e farne veramente un centro di potere sovranazionale. Un obiettivo difficile da progettare, se non utopistico. Per di più adesso va di moda il “sovranismo” e non è nemmeno il caso di parlarne.
“Stanno impedendo alla Siria di rinascere. Una cosa tremenda. Siamo addolorati e preoccupati. La popolazione soffre e non sa più cosa attendersi, vive sotto la costante paura di nuovi attacchi e di altre bombe. Quanto accade va oltre ogni ragione e sentimento umano”.
Si tratta di Javier Ortega (32 anni, inviato di El Comercio), Paúl Rivas (45 anni, fotografo) e Efraín Segarras (60 anni, autista). La frontiera tra i due Paesi è uno dei punti strategici del traffico di cocaina e proprio su quanto sta accadendo in quella zona avevano puntato l’attenzione i giornalisti.
Avvocati penalisti in sciopero il 2 e 3 maggio contro la scelta di escludere la riforma del sistema penitenziario dai temi della Commissione speciale.
È la 24ª edizione ecumenica di un’iniziativa nata nel 1991 per volontà della Conferenza episcopale tedesca e del Comitato centrale dei cattolici (ZdK) per rispondere, in quel momento, alle sfide poste dalle leggi sull’aborto.
L’attacco di venerdì notte a sospetti siti di armi chimiche da parte di Stati Uniti, Francia e Regno Unito aveva richiesto una convocazione d’urgenza del Consiglio che dopo due ore si è difatto concluso con un nulla di fatto o meglio ha mostrato un inasprimento nei rapporti tra Stati Uniti e Russia
Già Capo dello Stato e sei volte premier, l'uomo forte di Podgorica negli ultimi 30 anni è il favorito secondo i sondaggi. Il principale candidato dell'opposizione, Mladen Bojanovic, promette cambiamenti ma dietro di lui s’intravvedono i filorussi. Che cosa succede nella “perla” dell'Adriatico? Sguardo verso l’Ue, turismo, criminalità diffusa e giornalisti intimiditi…
Siria sotto attacco. Raid aerei di Usa, Francia e Gran Bretagna colpiscono obiettivi a Damasco e Homs e rispondono così al presunto attacco chimico del regime di Assad contro Douma.
Parole che sembrano escludere un terzo giro di consultazioni e alludono, invece, a un'iniziativa del Quirinale per sbloccare la situazione. Un mandato esplorativo, per esempio, affidato a una personalità come il presidente di uno dei due rami del Parlamento, a cominciare da quello del Senato che è la seconda carica dello Stato
Il rapporto del Centro Astalli: più difficoltà nell'accesso a qualche forma di protezione internazionale e standard di accoglienza ancora poco uniformi. La rete Sprar rimane insufficiente
Dopo il primo giro di consultazioni, che si sono concluse giovedì 5 aprile, il presidente Sergio Mattarella incontrerà nuovamente i partiti per poter dare forma al nuovo governo. In attesa di conoscere il risultato finale delle elezioni del 4 marzo, abbiamo scelto dieci parole chiave per comprendere meglio l'attività politica e istituzionale in corso.
"Salvato il Polo di via Giustiniani e rilanciata la possibilità di una sanità sempre più di eccellenza", il commento del sindaco Giordani. "Facciamo presto a firmare l'accordo di programma", l'auspicio di Zaia. Il consiglio comunale in immagini catturato da Giorgio Boato.
Un piano d’azione per facilitare lo spostamento militare in Europa è stato elaborato dalla Commissione Ue e dall’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini. Il piano è ora sottoposto all’esame e all’approvazione degli Stati membri ed è previsto l’avvio delle prime iniziative nei prossimi mesi.
Ad attendere ieri pomeriggio Mark Zuckerberg, amministratore delegato e fondatore di Facebook, una schiera di 44 senatori democratici e repubblicani che hanno convocato il capo del colosso di Menlo Park davanti alla Commissione congiunta per l’energia e il commercio dopo lo scandalo Cambridge Analytica.