La Commissione episcopale della pastorale sociale (Cepas) della Chiesa argentina chiede di privilegiare il “debito sociale”, rispetto al “debito con l’Estero”, nell’imminenza del negoziato tra il nuovo Governo e il Fondo monetario internazionale e le altre Istituzioni internazionale, proprio sul tema del debito pubblico contratto dal Paese.
Fatti
“La legge per la libertà religiosa ha suscitato grande scalpore in Montenegro e nei Balcani ed è sfociata in proteste massicce perché essa minaccia le attuali proprietà della Chiesa ortodossa serba nel Paese balcanico”.
Chiese in prima linea tra i soccorritori per dare sostegno psicologico e ristoro alla popolazione in fuga dalle fiamme. Ma anche preghiere per chiedere a Dio la fine della siccità e appelli disperati al governo affinchè faccia di più per promuovere politiche ambientali e rispettare gli impegni Onu per il clima.
Era stratega nei conflitti in Medio Oriente. Festeggiano centinaia di iracheni contrari alle ingerenze dell'Iran. Ma il primo ministro uscente teme il rischio di "una guerra devastante". Fassino (Pd): fermare subito la spirale di violenza
Un Ponte per chiede ai governi e al movimento per la pace di mobilitarsi contro il pericolo della guerra. “Se l'escalation non si fermerà, l'Iraq precipiterà in un bagno di sangue”
Qual è il passo avanti che potrebbe dare all’Unione europea un nuovo slancio e un’ulteriore stabilità politica? Probabilmente non è il “green deal” che la Commissione ha annunciato come risposta alla sfida del cambiamento climatico, perché si tratta di un programma che può essere portato avanti senza ulteriori sviluppi delle istituzioni e delle procedure. Invece, il prossimo progetto probabilmente riguarderà la sicurezza e la difesa, la questione oggi più scottante per gli europei, per una serie di ragioni
L'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani all'aeroporto internazionale di Baghdad nel corso di un attacco con droni, ordinato dal presidente americano Donald Trump è “un atto di guerra che avrà serie ripercussioni in tutta l’area mediorientale e che coinvolgerà sia Israele, quale potenziale target di vendetta iraniana che tutta la comunità internazionale, Europa in testa. Quest’ultima priva di qualsiasi strumento sia diplomatico che militare utile a contare qualcosa”.
I dati dell'Agenzia delle Entrate che fotografano il patrimonio immobiliare italiano. L'82,5% dei proprietari sono lavoratori dipendenti o pensionati. Più di 6 milioni gli immobili lasciati sfitti
Lo sviluppo del nord Italia presenta il conto. Nel libro inchiesta di Luca Quagliato e Luca Rinaldi i 70 casi di inquinamento tra Piemonte, Lombardia e Veneto lasciati in eredità alle prossime generazioni. Ma è anche la storia delle lotte dei cittadini che chiedono giustizia e tutela
“Venezia è da sempre e vuole rimanere città di pace e di libertà. Da respingere e condannare con forza ogni forma di violenza, intolleranza e antisemitismo”.
Erano in tanti a sostenere che appariva al di fuori di ogni logica permettere di inquinare con cianuro e acido solforico, sostanze necessarie nelle estrazioni minerarie, la poca acqua presente nell’arida provincia, per la precisione solo nel 4% del territorio. Risorsa rara e preziosa, che non ha impedito ai laboriosi abitanti, in numerosi casi discendenti di emigranti europei e soprattutto italiani, di coltivare ulivo e viti e di produrre vini tra i più rinomati del continente
“Speriamo in un 2020 più sicuro e più stabile, che non ci colpisca con altre tragedie. Siamo francamente stanchi di tutto quanto è accaduto nel nostroPaese. Desideriamo vivere in pace, sicurezza e dignità”.
Il numero medio di componenti è passato da 2,7 (media 1997-1998) a 2,3 (media 2017-2018), soprattutto per l'aumento delle famiglie unipersonali. Nascite al minimo storico, Italia paese tra i più vecchi
Tra i temi affrontati dal Capo dello Stato il lavoro che manca, le diseguaglianze sociali, la necessità di fiducia, la solidarietà, il bene comune, i giovani, la tutela dell’ambiente, le famiglie, il civismo, i social network, l’università e la ricerca, la cultura.
Patriarcati ortodossi uniti nel difendere la Chiesa ortodossa serba in Montenegro. A scendere in campo per chiedere la revisione della legge sulla libertà religiosa approvata il 26 dicembre scorso dal Parlamento e soprattutto la fine delle ostilità e delle violenze ancora contro gli stessi vescovi locali sono il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, il patriarca Ireneo della Chiesa ortodossa serba e il patriarca Kirill di Mosca e di tutte le Russie.