Diocesi

Ricominciano le attività dei centri parrocchiali, ma con una grande novità: la tessera virtuale, capace di parlare il linguaggio dei tempi e dell'innovazione. La segreteria provinciale: «L’augurio che rivolgo a tutti i nostri circoli per il nuovo anno appena iniziato, e per il futuro, è quello di riuscire a fare rete in modo costruttivo ed efficace, ideando nuovi progetti comuni e “camminando” insieme alla parrocchie vicine».

Nel pomeriggio di sabato l'ingresso di don Alessandro Spiezia a Vigonza, accompagnato dal ringraziamento delle comunità di Zugliano, Grumolo e Centrale dove ha trascorso gli ultimi quattro anni e accolto dal saluto del sindaco prima della celebrazione presieduta dal vescovo Claudio. «Da soli – ha ricordato il vescovo nella sua omelia – non possiamo farcela, ci stancheremmo presto lungo la via. È nella comunione fraterna che misuriamo la nostra capacità di escludere doppi fini e interessi personali, per servire il Signore con lealtà e purezza di spirito».

Dopo don Alessio Bertesso ad Abano Terme e don Erick Xausa a Bastia di Rovolon, questo fine settimana il vescovo Claudio accompagna all'incontro con le loro nuove comunità i parroci di Vigonza don Alessandro Spiezia, Conselve don Claudio Zuin, Murelle e Caselle de' Ruffi don Mirco Zoccarato. A Padova, la Madonna Pellegrina accoglie don Umberto Sordo. Ecco il programma.

Venticinque operatori pastorali delle parrocchie di Montegaldella e Ghizzole hanno trascorso una domenica per riflettere insieme sul testo scaturito dal sinodo dei giovani della Chiesa di Padova. Don Paolo Zaramella, coordinatore del sinodo, ha favorito spunti di riflessione. Ne è emerso il forte bisogno di dialogo e confronto intergenerazionale. «Spesso vengono realizzati documenti molto belli e con propositi alti ma l’attuazione è un’altra cosa. Per questo abbiamo cercato di pensare a modalità nuove per concretizzare le idee; lo abbiamo fatto ragionando a piccoli gruppi, con il metodo utilizzato anche durante il Sinodo».

Da mercoledì 24 ottobre e per i due successivi catechisti e accompagnatori della Iniziazione cristiana del Vicariato di Asiago si incontrano per conoscere "Vita morte e miracoli dei Vangeli", guidati dalla biblista Beatrice Bortolozzo. Durante i primi tre appuntamenti di questo ottobre, relatrice e partecipanti proveranno a rispondere assieme ad alcune domande: sono stati proprio i quattro evangelisti a scrivere i testi? Quando sono stati scritti? Perché tra loro sono diversi in certi punti, mentre in altri corrispondono?

Povertà estrema e marginalità. Mercoledì 17 ottobre una serata per sensibilizzare la cittadinanza sulla situazione delle persone senza dimora e chiedere maggiori posti letto

Busiago fa parte, insieme a Marsango, dell'unità pastorale di Campo San Martino, ma non è questo il motivo principale che ha spinto i circoli Noi a organizzare insieme una serie di attività. Ma qui la rete è già realtà: dalle biciclettate ai tornei, grande entusiasmo nasce dalle persone e dalle idee che si incontrano di qua e di là dei confini parrocchiali.

Sarà presentato mercoledì 17 ottobre alle 18 al Pedrocchi Istituto Barbarigo 1919-2019, il volume che raccoglie storie, immagini e percorsi della scuola paritaria diocesana, curato dal rettore don Cesare Contarini. Rivivono così l'epoca fascista, la contestazione del '68, l'arrivo delle giovani nel 1971, ma anche i tanti progetti che ora guardano al futuro.

La comunità veneziana ha fatto memoria del suo storico parroco, costruttore di tante strutture parrocchiali ma prima ancora di relazioni autentiche tra le persone. Don Florindo, scomparso un anno fa, aveva fatto il suo ingresso a Lughetto nell’ottobre 1964 quando il paese era un pugno di case perse nella campagna, per lo più di agricoltori e di pendolari delle imprese di Mestre e Marghera. La lunga permanenza a Lughetto ne ha fatto un riferimento per i singoli e le famiglie. «Il mio desiderio è che la parrocchia sia una vera famiglia, dove tutti si vogliono bene – diceva – È la soddisfazione più bella per me».

In una calda e assolata domenica mattina d'autunno, don Erick Xausa ha fatto il suo ingresso ufficiale nell'unità pastorale di Bastia, Carbonara e Rovolon. Giunto in corteo dal municipio insieme alle autorità locali e preceduto dalla festosa banda comunale, don Erick è stato accompagnato in chiesa dal vescovo Claudio e da alcuni confratelli, tra cui il parroco di Asiago don Roberto Bonomo e quello di Salcedo don Francesco Longhin.

Prima di entrare, sul sagrato il sindaco Maria Elena Sinigaglia ha espresso il suo sentito "benvenuto" al nuovo pastore auspicando confronto e collaborazione soprattutto quando sono decisivi per le scelte che riguardano il territorio, in particolare le famiglie. Il primo discorso in chiesa è stato di Laura Petrarca, vicepresidente del Consiglio pastorale dell'up, che ha chiesto a don Erick di non ritrarsi di fronte alla fatica, di chiedere aiuto alla comunità parrocchiale per avere la forza di testimoniare la Parola.