Diocesi

Marco Bertin è nato a Padova il 28 settembre 1986. È originario della parrocchia di Perarolo di Vigonza, dove assieme ai due fratelli e alle due sorelle è cresciuto e ha mosso i primi passi nella comunità cristiana. Dopo aver compiuto studi scientifici, essersi laureato in ingegneria elettronica ed essere stato ricercatore universitario per due anni, è entrato nel Seminario di Padova. Negli anni ha prestato servizio nella parrocchia di Fratte, nell’unità pastorale di Piovene Rocchette e a Villatora. È stato ordinato diacono domenica 10 gennaio 2021.

È stato presentato oggi presso la sede di Medici con l’Africa Cuamm “Quello che possiamo imparare in Africa. La salute come bene comune”, un libro di don Dante Carraro, con Paolo Di Paolo, edito da Laterza. La storia e il presente dei 70 anni del Cuamm attraverso gli occhi e l’esperienza del suo ultimo direttore e di un giovane scrittore, voce riconosciuta del dibattito culturale italiano. La messa a fuoco di un modo di intendere la cooperazione sanitaria internazionale che ha al centro la “cura”: delle persone, dell’impiego delle risorse, dei risultati. Perché in Africa c’è tanto da fare, ma anche tanto da imparare.

In occasione della Settimana Laudato Si’, le associazioni padovane – ACLI – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, Azione Cattolica, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e Movimento dei Focolari - rilanciano l’appello promosso a livello nazionale dalle associazioni cattoliche, per chiedere all’Italia di firmare il Trattato ONU per la proibizione delle armi nucleari, entrato in vigore il 22 gennaio scorso.

In merito all’operazione della Guardia di Finanza di Padova “Ricatti e bugie”, che ha portato al fermo di 11 persone e che ha come vittima don Albino Bizzotto, il Direttivo dell’Associazione Beati i Costruttori di Pace, ribadisce pubblicamente vicinanza e stima al proprio presidente, fulcro da quasi quarant’anni di tante iniziative e progetti di accoglienza, tutela dei diritti umani, di promozione della pace e del disarmo e di solidarietà in favore delle persone emarginate e senza diritti.

Sollecitudine è una parola desueta che non rientra nel linguaggio quotidiano. Eppure emerge dalla mia memoria, ogni volta che penso e vivo un atto di carità verso il prossimo. Legata a filo doppio a un episodio di molti anni fa del quale fui spettatore.

«La situazione che riguarda un sacerdote anziano della nostra diocesi, fondatore e presidente di un’associazione nazionale di volontariato, ci addolora profondamente, sia per la sua persona, sia per la realtà che rappresenta, ma siamo particolarmente grati alla Guardia di Finanza per il lavoro di investigazione avviato», dichiara il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, a seguito dell’operazione del Comando provinciale della Guardia di Finanza, che ha portato al fermo e ad altri provvedimenti nei confronti di un gruppo di persone, coinvolte in una truffa ai danni del sacerdote e dell’associazione da lui fondata.