Nota di "Beati i Costruttori di Pace" sull'operazione "Ricatti e Bugie" della Guardia di Finanza

In merito all’operazione della Guardia di Finanza di Padova “Ricatti e bugie”, che ha portato al fermo di 11 persone e che ha come vittima don Albino Bizzotto, il Direttivo dell’Associazione Beati i Costruttori di Pace, ribadisce pubblicamente vicinanza e stima al proprio presidente, fulcro da quasi quarant’anni di tante iniziative e progetti di accoglienza, tutela dei diritti umani, di promozione della pace e del disarmo e di solidarietà in favore delle persone emarginate e senza diritti.

Nota di "Beati i Costruttori di Pace" sull'operazione "Ricatti e Bugie" della Guardia di Finanza

Ricordiamo che già da un anno don Albino, su suggerimento dell' Associazione e della Diocesi, ha presentato esposto nei confronti di queste persone. Non si trattava di denaro dell' Associazione ma di donazioni personali e di somme in prestito a lui affidate. D'accordo con l'Associazione e con la Diocesi don Albino ha interrotto le relazioni con quelle persone e, da quel momento, si è preoccupato di restituire le somme ricevute in prestito. Inoltre, da allora non vengono più erogate somme di denaro dall'Associazione, che ha invece istituito una commissione che aiuta le persone per varie necessità.

Don Albino Bizzotto e l’associazione Beati i Costruttori di Pace sostengono nel padovano con aiuti e pacchi di viveri centinaia di famiglie che vivono ai margini della società, dando loro dignità e ascolto. Queste persone rimangono il centro delle nostre attenzioni e del nostro impegno, a loro già oggi i nostri volontari hanno ripreso a prestare aiuto e sostegno. La solidarietà e il bene non si fermano.

Il direttivo di Beati i Costruttori di Pace Lisa Clark, Giusy Baioni, Lucina Pase, Marco Girardi, padre Antonio Santini.

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Fonte: Comunicato stampa