Noi Padova. Bello sedersi al bar a fare due chiacchiere, rispettando la normativa anti-contagio
L’invito è di essere accorti verso le persone più fragili
L’abbiamo tanto atteso, e ora il momento della ripartenza è finalmente arrivato. I bar di circolo sono stati equiparati ai bar commerciali in merito alle possibilità di riapertura, così da quando la Regione Veneto è entrata in “zona gialla” anche i circoli Noi hanno avuto l’opportunità di offrire quel servizio che mancava da molti mesi. Per ora il servizio è gestibile esclusivamente all’aperto fino alle 22, con i soci seduti al tavolo con i dovuti distanziamenti e altre attenzioni indicate da Noi Padova agli affiliati (newsletter 11bis del 26 aprile). Non è certo la situazione “normale”, ma è già qualcosa. Bisogna sempre ricordarsi che lo scopo non è il profitto ma il fare comunità. Ricordiamo che deve rimanere massima l’attenzione verso il prossimo e la salute di tutti: l’entusiasmo non deve mettere in secondo piano tali attenzioni perché sono assolutamente fondamentali per poter mantenere aperto un luogo di aggregazione, di incontro e condivisione, senza rischiare di creare problemi o danni a qualcuno. Si invita a essere accorti, soprattutto con le persone più fragili, siano esse volontari o frequentatori, perché sono quelle che spesso sottovalutano anche inconsciamente i pericoli della pandemia.
Facciamo affidamento sui responsabili Haccp che sanno come gestire in modo corretto la situazione e ricordiamo, infine, che per le consumazioni è necessario essere tesserati.
È bello ritrovarsi seduti a un tavolo all’ombra del campanile, per scambiare insieme qualche parola davanti a un caffè o a un gelato, un aperitivo, e godersi temperature primaverili con la condivisione di idee, progetti, esperienze vissute in questi lunghi mesi. Forse si ricomincia a nutrire la cosa più importante: la speranza che anima l’entusiasmo nell’essere cristiani propositivi.
Roberta Malipiero