La famiglia emigrante Pressendo si ricongiunge a Montemerlo
Montemerlo riunisce la famiglia Pressendo emigrata già nel 1800 in Brasile e Val d'Aosta. Il merito di aver riunito i membri è di Alberto Espen, bibliotecario di Cervarese Santa Croce, che ha raccolto la sua ricerca genealogica in un interessante fascicoletto.
In sedici vengono dal Brasile, quattro dalla Val d'Aosta, una ventina dai centri vicini: sono i partecipanti al raduno della famiglia Pressendo da Montemerlo che si svolge domenica 24 settembre.
Su di loro Alberto Espen ha eseguito una ricerca genealogica confluita in un interessante fascicoletto: I Pressendo da Montemerlo. Dai Colli alle Alpi attraverso l’Oceano: una storia italiana dal regno Lombardo-Veneti ai giorni nostri. E davvero quella dei Pressendo è una storia significativa: la ricerca di Espen prende avvio nel 1860 con la partenza dalla contrada estense di Caldevigo, di Stefano Pressendo, quondam Giuseppe, con la moglie Antonia Menegotto e la primogenita Elisabetta.
La famiglia si trasferisce a Rovolon e poi a Frassanelle, dove Stefano assume l’incarico di soprintendente delle proprietà fondiarie dei nobili Papafava. In tutto Stefano e Antonia ebbero 12 figli, otto dei quali furono battezzati dal curato di Montemerlo. Di questi ne vanno ricordato almeno tre. La primogenita, Elisabetta, che perse il 29 giugno 1916 il figlio minore, Alberto, asfissiato dai gas austriaci a San Michele del Carso. In quel preciso istante, tramandano i familiari, mamma Elisabetta ebbe un doloroso presentimento e cominciò a gridare “Berto xe morto!”.
Natale Pressendo, quinto figlio di Stefano, emigrò in Brasile nel 1890 con la moglie Angela, dove la famiglia è ancora presente numerosa. Il suo esempio fu seguito da altri parenti. Gaspare Pressendo, nono figlio di Stefano, era un ricercato capomastro e realizzò la scuola elementare di Fossona, «sciaguratamente abbattuta una decina d’anni fa». Vari figli di Gaspare parteciparono alla massiccia migrazione collettiva di montemerlani ad Aosta, dove andarono a lavorare alle acciaierie Cogne. Un’ultima Pressendo che è doveroso menzionare è Maria, unica figlia di Gaspare rimasta in terra padovana, che ha sposato Vittorio Pinton ed è vissuta 108 anni, morendo quest’anno.
La giornata del 24 inizia al mattino con il saluto ufficiale e la presentazione del quaderno storico nell’ex parrocchiale San Michele di Montemerlo con i rappresentanti della famiglia provenienti da Curitiba, Aosta e Selvazzano; segue la messa nella parrocchiale di Montemerlo, il pranzo alla fattoria di villa Papafava a Frassanelle (il luogo è stato scelto perché Stefano Pressendo è stato fattore dei conti Papafava alla fine del 19° secolo); al pomeriggio concerto di musiche brasiliane della banda musicale di Montemerlo, spettacolo di ballo brasiliano negli annessi di villa Papafava (aperto anche alla cittadinanza); al termine, visita guidata al parco e alle grotte di Frassanelle.