Montemerlo celebra i 60 anni della scuola dell'infanzia parrocchiale
«I bambini sono la gioia, la speranza, il futuro delle nostre famiglie e della nostra comunità». Così il parroco don Giampaolo Tiengo durante i giorni della festa che ha visto come protagonista suor Saveria, la religiosa delle Dimesse che fu tra le prime quattro presenti quando, nel 1955, don Cortese volle la scuola. Oggi sono 65 i bambini iscritti, e il nuovo pulmino a 9 posti garantisce anche il servizio di trasporto.
I recenti festeggiamenti per il 60° anniversario d’istituzione della scuola dell’infanzia parrocchiale beato Giordano Forzatè di Montemerlo hanno rappresentato l’occasione per l’intera comunità di ritrovarsi e stringersi attorno a un pezzo di storia del paese, perché la scuola è stata ed è tuttora spazio privilegiato di crescita e di fede per centinaia e centinaia di bambini.
Era il 16 ottobre 1955 quando giunsero in paese quattro suore della congregazione delle Dimesse Figlie di Maria Immacolata: suor Ernesta, suor Saveria, suor Giuditta e suor Graziana furono le prime gradite presenze. E suor Saveria, ora residente a Ospedaletto di Vicenza dopo varie esperienze anche in terra di missione, è stata, attorniata dai vecchi scolari di un tempo e da quelli del giorno d’oggi, l’ospite più atteso della festa dei 60 anni: «In punta di piedi – ha detto – riprendo il dialogo dopo molti anni, quel filo d’oro dell’amicizia che mai è venuto meno. Ci aiuti il Signore a ricaricare le batterie e a darci nuovo slancio».
Ecco la ragione prima della memoria della ricorrenza: prendere coscienza dell’impegno (anche silenzioso) di tanti parrocchiani per la sussistenza della scuola e guardare al futuro con speranza e tenacia. La vita della scuola dell’infanzia continua ai nostri giorni con 65 bambini iscritti, una ventina dei quali frequentano la sezione primavera che, dall’anno scolastico 2010-11, accoglie i bimbi più piccoli, dai 24 ai 36 mesi. Sono seguiti da due insegnanti alla materna e due educatrici alla primavera con buon coinvolgimento e collaborazione dei genitori.
Un passo importante nella gestione organizzativa quotidiana è stato compiuto di recente grazie all’acquisto di un pulmino da nove posti, in parte finanziato dalla regione Veneto, che, condotto dal factotum Gianstefano Cartini, permette di gestire in proprio il servizio di trasporto scolastico.
«È stato doveroso per noi – ha scritto il parroco don Giampaolo Tiengo – celebrare l’anniversario dei 60 anni e ricordare la figura di don Giovanni Cortese, il parroco che alla metà degli anni Cinquanta si spese, senza mai scoraggiarsi, per l’istituzione dell’asilo. I bambini sono la gioia, la speranza, il futuro delle nostre famiglie e della nostra comunità: sono i nostri tesori! Per questo la scuola materna è importante e sta al centro delle cure e delle preoccupazioni della nostra parrocchia. Per questo la nostra comunità ha sostenuto e continua a sostenere questa scuola con tanti sacrifici, con tanta generosità e nei modi più svariati».
«Penso a chi ha voluto l’asilo a Montemerlo – conclude Silvia Sandon, vice presidente del consiglio pastorale – a chi per tanti anni l’ha sostenuto e a chi continua a credere in questo luogo dove l’educazione viene insegnata ai bambini, aiutandoli a far germogliare anche il seme della fede piantato nella loro vita. In un tempo storico in cui abbiamo bisogno di imparare e riscoprire i grandi valori che danno pienezza alla vita di ogni uomo, ci auguriamo di continuare a credere come comunità nell’importanza della scuola e aiutiamoci, insieme, ad averne cura, a renderla sempre più un luogo dove tutti possono essere ospitati».