Confermate le nuove date a Padova, Vicenza, Treviso, Belluno, Bassano e Verona.
Numerosi gli ospiti in sala.
Schermi
Non c’è stata storia. Il film statunitense “Nomadland” diretto dalla regista cinese (ma americana d’adozione) Chloé Zhao ha stregato tutti in chiusura di concorso a Venezia77, aggiudicandosi senza rivali il Leone d’oro. Erano dieci anni che alla Mostra non trionfava una donna, l’ultima nel 2010 era stata Sofia Coppola con “Somewhere”. Una grande vittoria, perché oltre a riconoscere il valore dell’opera e della linea di racconto, lo sguardo sugli ultimi della società nella terra a stelle e strisce, esprime l’indubbia risonanza della proposta femminile alla Mostra
In onda in quattro puntate, sabato in prima serata a partire dal 19 settembre.
Il film “Nomadland” della cinese Chloé Zhao spariglia le carte tra i favoriti e si posiziona in vantaggio per il Leone d’oro. Il film, che racconta la periferia americana tra sofferenze e speranze, è sorretto da una Frances McDormand di rara bravura, che mette una seria ipoteca anche per una Coppa Volpi
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Il vino Barolo prodotto grazie al lavoro di operatori macedoni, la produzione casearia fondata sulla presenza di lavoratori indiani, i castagneti abbandonati che trovano nuovi custodi provenienti dall’Africa. Il documentario di Sandro Bozzolo racconta i lavoratori di origine straniera del cuneese
“Mi sento un essere speciale: ero un venditore di surgelati e avevo sposato la ragazza più bella di Bologna, ma quando ho visto 8 ½ di Federico Fellini mi sono convinto a prendere la strada del cinema. Aver convinto, all’epoca, i miei amici del Bar Margherita a vedere il film è il capolavoro della mia vita”.
Presentato in concorso “Le sorelle Macaluso”, versione cinematografica della sua pièce teatrale, un racconto vibrante e poetico di un legame tra sorelle nel tempo. La regista palermitana è alla seconda partecipazione alla Mostra del Cinema della Biennale di Venezia dopo “Via Castellana Bandiera” nel 2013, film che ha segnato anche il suo esordio dietro alla macchina da presa. Secondo titolo della giornata, sempre della selezione ufficiale, è “Wife of a Spy” di Kiyoshi Kurosawa, consolidato autore nipponico che porta al Lido un dramma storico su crimini commessi su civili nel Giappone a ridosso della Seconda guerra mondiale
Il nuovo film dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio arriva al festival di Venezia, unico italiano in concorso alle Giornate degli Autori. La storia di un padre, che perde il lavoro che lo ha reso invalido, e di un figlio, rimasti soli dopo che Angela, madre e moglie adorata, è morta lavorando la terra
Venezia77: settimo giorno di gara con “Notturno” di Gianfranco Rosi e “Laila in Haifa” di Amos Gitai
Terzo film italiano in corsa per il Leone d’oro alla 77ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia. Parliamo di “Notturno”, documentario firmato da Gianfranco Rosi, che qui al Lido ha già vinto il premio più importante nel 2013 con “Sacro GRA”. Il doc “Notturno” ci conduce nei territori travagliati del Medio Oriente, non fotografando i fronti di combattimenti bensì l’umanità che resta e che con non poco affanno prova ad andare avanti
A Venezia il cortometraggio che affronta il tema del "revenge porn", in modo non convenzionale: un progetto innovativo, pensato per parlare a spettatori di target diversi, generazione z, millennials e genitori
Il regista russo Andrei Konchalovsky, più volte vicino alla vittoria del Leone d’oro negli ultimi anni, torna in concorso con “Dear Comrades!”, un dramma politico-familiare ambientato nella Russia del 1962. Secondo film in gara è il polacco “Never Gonna Snow Again” di Małgorzata Szumowska e Michał Englert, opera che si muove sul binario narrativo di “Teorema” (1968) di Pier Paolo Pasolini e ricorda anche il dramma di Chernobyl
Alla 77ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia vengono presentati l’iraniano “Sun Chirlden” di Majid Majidi, film denuncia sui bambini di strada senza futuro, esposti a sfruttamento e privazioni, e lo statunitense “The World ti Come” di Mona Fastvold, dramma a sfondo storico ambientato nell’America rurale di fine ‘800. Fuori concorso “Assandira” di Salvatore Mereu, dramma familiare nell’entroterra sardo giocato sull’opposizione tra modernità e tradizione. È il ritorno sulle scene di Gavino Ledda
Terzo giorno della 77ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia con “Padrenostro” di Claudio Noce, prodotto e interpretato da Pierfrancesco Favino, un dramma familiare sullo sfondo degli anni di piombo con richiami alla storia del regista. Sempre in competizione oggi c’è l’indiano “The Disciple” di Chaitanya Tamhane, un racconto di formazione che intreccia tradizione musicale e fotografia sociale del Paese. Fuori gara c’è la commedia brillante “The Duke” di Roger Michell con due protagonisti maiuscoli, i britannici Jim Broadbent e Helen Mirren
Due i film presentati alla stampa questa mattina e a raccogliere molti consensi è l’opera di denuncia della bosniaca Jasmila Žbanić, “Quo vadis, Aida?”, che ci riporta alla guerra nei Balcani negli anni ’90. Ancora, la francese Nicole Garcia è in gara al Lido un noir dei sentimenti, “Amants”. Fuori concorso sia il mediometraggio del regista spagnolo Pedro Almodóvar, “The Human Voice”, e l’action-thriller “Night in Paradise” del sudcoreano Hoon-Jung Park