“Una melanconica dolcezza”. È lo spirito con cui Luca Zingaretti ha affrontato il set dei due nuovi episodi del “Commissario Montalbano”, ovvero “Salvo amato, Livia mia” e “La rete di protezione” in onda su Rai Uno il 9 e il 16 marzo. Uno stato emozionale tra gioia e sofferenza quella che ha avvolto Zingaretti e tutto il cast della serie. Non è passato neanche un anno, infatti, dalla scomparsa del papà letterario del celebre commissario, Andrea Camilleri, come pure del suo papà televisivo, il regista Alberto Sironi; entrambi si sono congedati dalla vita nell’estate del 2019. Proprio nell’anno del ventesimo compleanno di Montalbano.
Schermi
Venti puntate, venti donne diverse con un comune denominatore: combattono ogni giorno contro i pregiudizi, gli ostacoli, i luoghi comuni, la violenza e il tempo.
Alcuni film italiani nelle nostre sale tutti giocati tra amicizia, amore e dinamiche familiari: la commedia su note drammatiche “Gli anni più belli” di Gabriele Muccino con il quartetto Favino, Ramazzotti, Rossi Stuart e Santamaria; la commedia sugli affanni genitoriali “Figli” di Giuseppe Bonito da un testo di Mattia Torre; il rapporto padre-figlio nel road movie “Il ladro di giorni” di Guido Lombardi
Sembrava quasi tutto scritto. E per certi versi è stato anche così durante l’elegante, ma poco briosa, 92ª cerimonia degli Oscar, nella notte tra 9 e 10 febbraio a Los Angeles. In chiusura di premiazione, però, ecco arrivare grandi sorprese: la Corea del Sud, con il suo potente film “Parasite”, si è imposta sui super favoriti “Joker”, “1917”, “The Irishman” e “C’era una volta a… Hollywood” prendendosi le statuette per miglior film e regia. Incoronati re di Hollywood Joaquin Phoenix e Renée Zellweger
Dal 17 febbraio otto puntate in onda ogni lunedì in prima serata per tornare alla radice delle antichissime parole di preghiera.
Spentosi a 103 anni, nel corso della sua carriera l’attore ha girato 87 film, gran parte per il grande schermo e 14 per la televisione. La sua vita fu segnata da un terribile incidente in elicottero il 13 febbraio 1991 e dall'ictus che cinque anni più tardi gli tolse la parola e lo portò quasi sull’orlo del suicidio
Sorrentino ci consegna una provocazione fortissima spingendo sull’acceleratore dell’eccesso visivo-narrativo, iniettando poi il racconto di un erotismo diffuso, che riguarda ogni personaggio, senza alcuno sconto. Nessuno appare immune dalla seduzione del peccato, del Male. È un ritratto di una Chiesa vuota, che vive nelle giravolte del proprio piacere estetizzante e del presunto potere. Una Chiesa untuosa e non unta, fatta di mestieranti sotto la cui tonaca resta il nulla, priva di forza e di Grazia
La giornalista palestinese ha raccontato la storia della sua famiglia: “Le ferite sanguinano di più quando non si è creduti”. Non Una di Meno: “Ha attaccato la violenza istituzionale: non chiedete più a una donna come era vestita”. Comunità araba in Italia: “La miglior risposta ai razzisti”
Cantanti, attori, musicisti: sono tutto questo insieme i “Lis performer”. Non “traducono” le canzoni per chi non sente, ma le rendono un'esperienza artistica multisensoriale, capace di catturare anche chi non è sordo. Dopo tante prove, sono pronti per il debutto
Inizia il Festival della canzone italiana. La kermesse canora, giunta quest’anno alla sua settantesima edizione, si aprirà questa sera sotto la guida del direttore artistico Amadeus che sarà affiancato da diverse co-conduttrici nelle cinque serate, oltre che da numerosi ospiti non in gara. Come ogni anno non sono mancate polemiche e controversie che hanno accompagnato le settimane antecedenti alla gara
Ripartono ‘Beati voi’, condotto dall’attrice Beatrice Fazi e giunto alla settima edizione, e 'New Farmers' con al centro l’agricoltura e storie di imprenditori agricoli sostenibili.
I loro passi si sono incrociati lungo i fotogrammi di “Otto Neururer, una luce nelle tenebre”, il pluripremiato lavoro del regista Hermann Weiskopf.
Una prova maiuscola per Mendes, regista classe 1965 e originario di Reading in Inghilterra, vincitore da esordiente già di un Oscar per la miglior regia nel 2000 con “America Beauty” (il film ha ottenuto 5 statuette in tutto); negli anni poi Mendes si è costruito con quasi dieci titoli all’attivo – tra cui “Era mio padre”, “Revolutionary Road”, “American Life”, “Skyfall” e “Spectre” – un profilo di autore solido, elegante ed eclettico, con un grande seguito da parte di critica e pubblico
Il documentario, il cui titolo richiama il fervore e il calore del Focolare, racconta Chiara nei suoi tratti più originali e attuali.
La settimana cinematografica si è aperta all’insegna delle nomination degli Oscar, annunciate lo scorso 13 gennaio in vista della cerimonia che si terrà a Los Angeles il prossimo 9 febbraio. Anche nelle uscite al cinema risuona l’eco degli Oscar. In sala infatti troviamo: il dramma di impegno civile firmato Clint Eastwood, “Richard Jewell”, e la commedia nera dai rivolti educational “Jojo Rabbit” di Taika Waititi