Quella riforma (interiore) necessaria. Non solo alla Curia romana, il papa parla a tutti noi
Papa Francesco ne aveva parlato già nel luglio del 2013 ai vescovi del Celam, in Brasile, in occasione della Giornata mondiale della gioventù. Il vescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, divenuto successore di Pietro da appena quattro mesi, aveva centrato il suo intervento sulla missione, quella programmatica (compiere atti missionari) e quella paradigmatica (connotare in senso missionario tutte le azioni di ogni singola Chiesa locale).
Ebbene, con la costituzione apostolica che riforma la Curia Romana – per la quarta volta in 120 anni – pubblicata a sorpresa il 19 marzo dopo una gestazione di nove anni, il pontefice pare mettere a fuoco una volta di più l’obiettivo del suo magistero: rendere missionaria la Chiesa in ogni aspetto della sua essenza, anche in quelli apparentemente freddi e istituzionali. Basta il titolo per comprendere quale sia il vero compito dell’organismo principale a servizio dell’azione del papa: Praedicate Evangelium. Non c’è...