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“Assistiamo, nel mondo, a un ritorno di antisemitismo che ha assunto, recentemente, la forma della indicibile, feroce strage antisemita di innocenti nell’aggressione di terrorismo che, in quella pagina di vergogna per l’umanità, avvenuta il 7 ottobre, non ha risparmiato nemmeno ragazzi, bambini e persino neonati. Immagine di una raccapricciante replica degli orrori della Shoah. Siamo convinti che i giacimenti di odio siano stati ingigantiti da parole e atti spietati, persino blasfemi”. 

Patrizio Gonnella, presidente di Antigone: “Una ecatombe drammatica rispetto alla quale deve esservi l'obbligo morale e politico di intervenire”. E aggiunge: “Ogni suicidio è certamente un atto individuale che non va generalizzato. Quando però i numeri sono così impressionanti, allora bisogna andare alla ricerca di cause di sistema. Oggi nelle carceri si respira un'aria di chiusura. Il carcere va riempito di vita”

Riccardo Noury (Amnesty International Italia): “Premesso che nessun metodo di esecuzione è indolore o incruento, qui è stato raggiunto un livello peggiore. Smith è stato una cavia su cui è stato testato un nuovo metodo che, inspiegabilmente, la Corte suprema non ha considerato incostituzionale ai sensi dell'Ottavo emendamento, che vieta le pene crudeli. Pompare azoto per molti minuti per togliere ossigeno è una cosa terribile”

Lettera aperta delle Ong in occasione della Conferenza Italia-Africa, che si svolgerà a Roma nel fine settimana. La portavoce della campagna, Ivana Borsotto: “Preoccupa il fatto che il Piano Mattei possa tradursi nel superamento dellaLegge 125/14, qualora i finanziamenti previsti della Legge di Bilancio siano sbilanciati a favore degli interessi d’affari privati, ridimensionando così il ruolo e della cooperazione internazionale”

Quello dei Saharawi è un popolo che lotta per l’autodeterminazione e per la possibilità di rientrare nella terra d’origine, il Sahara Occidentale. Dal 1975, con l’occupazione da parte del Marocco, circa la metà della popolazione è stata costretta a fuggire nel vicino deserto algerino. E qui vive tuttora in campi profughi. Il racconto di Ahmed Salama Bechri

L’utilizzo del fenomeno migratorio per consolidare il proprio potere è uno degli aspetti meno conosciuti del regime imposto dal presidente Daniel Ortega e dalla moglie e vicepresidente, Rosario Murillo. Eppure, è quello che sta accadendo da tempo in uno scenario di crescente isolamento internazionale del Paese centroamericano. La strategia più raffinata, e ultima in ordine di tempo, consiste nell’utilizzare la migrazione per colpire gli Stati Uniti. A spiegarlo al Sir è Manuel Orozco, politologo nicaraguense in esilio, direttore del programma Migrazione, rimesse e sviluppo del Dialogo interamericano

Ennesimo appello di Papa Francesco, all'udienza del 24 gennaio, per la pace a Gaza e in Ucraina e per la fine di tutte le guerre. Appello raccolto dal vicario della Custodia di Terra Santa, che al Sir parla dei tanti bambini morti nell'enclave palestinese e di un progetto per portare e curare in Italia alcuni piccoli feriti. “Il bene rivolto a questi bambini sarà il risultato di un'azione comune proiettata verso la pace”,  spiega il francescano

Presentato oggi a Palazzo Montecitorio il Manifesto per la sanità del futuro “Dignitas curae”. Obiettivo un cambio di paradigma che metta al primo posto la persona, garantisca a tutti l’accesso alle cure, riduca costi e liste d’attesa. Card. Parolin: “Serve una mens nova, che attivi un cambiamento radicale del pensare e dell’operare medico”

Il Parlamento europeo ha commemorato lo sterminio degli ebrei. Nel corso di una seduta solenne, svoltasi giovedì 25 gennaio, è intervenuta Irene Shashar, sfuggita - grazie alla madre - alla violenza nazista. Nella sua testimonianza l'appello alla pace e alla convivenza in Medio Oriente e la richiesta di un forte impegno per vincere l'antisemitismo

“In questo momento bisogna vivere un atteggiamento, quello che San Paolo chiamava ‘la speranza contro ogni speranza’, perché davvero da un punto di vista umano a me sembra, dagli elementi che ho in mano, ci siano davvero poche prospettive di pace”. Lo ha detto oggi il cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, a margine della presentazione, a Palazzo Montecitorio del manifesto “Dignitas Curae” per la sanità del futuro.

Il racconto di Nili Bar Sinai, abitante sopravvissuta del kibbutz di Be'eri, teatro di una delle stragi più crudeli compiute da Hamas il 7 ottobre scorso. La morte del marito, il ricordo di chi non c'è più e la certezza che il kibbutz tornerà a vivere, ad una condizione: "la fine di Hamas" e un'educazione diversa dei giovani "a convivere e non ad uccidere".