Giubileo dei giornalisti, un pellegrinaggio di fede e speranza verso la Porta Santa
Centinaia di giornalisti hanno partecipato al pellegrinaggio giubilare verso la Porta Santa di San Pietro, in un clima di comunione fraterna e profonda emozione. Partendo all’alba da Castel Sant’Angelo, i partecipanti hanno attraversato via della Conciliazione in preghiera, riflettendo sul ruolo e sulla responsabilità della comunicazione. Il momento culminante è stato l’attraversamento della Porta Santa, accompagnato dalla preghiera e dalla meditazione sul Messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. In basilica, i pellegrini hanno vissuto un tempo di preghiera e raccoglimento, riscoprendo la propria missione di comunicatori di speranza e verità

Comunione fraterna. Si potrebbe sintetizzare così lo spirito che ha accompagnato il pellegrinaggio verso la Porta Santa di San Pietro dei giornalisti arrivati a Roma per il Giubileo del mondo della comunicazione. Ancora prima dell’alba, mentre il cielo si colorava di rosa dietro a Castel Sant’Angelo, in centinaia si sono ritrovati in piazza Pia per attraversare via della Conciliazione in preghiera e giungere in basilica. Una mattinata che culminerà con l’incontro con Papa Francesco in Aula Paolo VI.
Un mix di fede ed emozione. Per tanti è stata infatti l’occasione per riabbracciare colleghi giunti da varie parti d’Italia e del mondo.
“Un momento di riflessione personale e una opportunità per fermarsi a ragionare sul valore della comunicazione oggi e sul ruolo e la responsabilità che noi abbiamo in prima persona”, afferma Michela da Padova. Per Tonia, queste giornate sono di “immensa gioia. Si respira un’aria di comunione e c’è grande desiderio di realizzare il sogno di Papa Francesco ed essere comunicatori di speranza”, dichiara, riferendosi al Messaggio di Bergoglio per la 59ª Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, diffuso ieri, memoria liturgica di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
Fabio, pur di partecipare a questo speciale evento del Giubileo, il primo dei 36 grandi eventi dell’Anno Santo, ha preso un giorno di ferie. “Voglio viverla pienamente da pellegrino – dice -. Per un giorno ho lasciato il taccuino a casa, ma sto provando molte emozioni che poi sicuramente potrò condividere con i miei lettori”.
Camminando dietro il crocifisso in via della Conciliazione, Lucia è tornata con la mente al Messaggio del Papa: “Invita i cristiani a comunicare con mitezza, nello stile dei compagni di strada. Stamattina in tanti ci siamo incamminati seguendo ‘il più grande Comunicatore di tutti i tempi’, Gesù”.
Le Ave Maria scandite mentre cominciava a far giorno su piazza San Pietro hanno accompagnato i passi di migliaia di giornalisti-pellegrini. La preghiera per il pellegrinaggio alla Porta Santa in una mano e, nell’altra, il Messaggio del pontefice. Attraversando la Porta Santa c’è chi la bacia, chi la sfiora con la mano, chi sosta qualche breve istante con gli occhi chiusi e chi scatta una foto. In basilica ognuno si è ritagliato un tempo di preghiera per lucrare l’indulgenza plenaria.
Un passaggio che apre alla vita alta, piena, nella quale ritornare alla radice della propria missione di comunicatori, per riscoprire la passione per la verità, ritrovare slancio e coraggio per essere comunicatori di speranza.
Roberto Pumpo