Diocesi

1919-2019: Cento anni di presenza e dialogo di tre istituti secolari. Le Missionarie della Regalità di Cristo, San Raffaele Arcangelo Famiglia delle Figlio di Dio e le Apostole del Sacro Cuore si ritrovano sabato 9 novembre alle ore 9 nell’Istituto teologico Sant’Antonio Dottore per il convegno “Il carisma della laicità consacrata nella storia”.

Si terrà sabato prossimo, 9 novembre, a Villa Immacolata di Torreglia, un incontro dedicato all'elaborazione del lutto. I partecipanti saranno accompagnati da don Giuseppe Toffanello, docente di teologia dogmatica alla facoltà teologica del Triveneto.

Tre appuntamenti a novembre ricordano l’attività venticinquennale di Casa Santa Chiara, hospice presente in città, e vogliono sensibilizzare i cittadini sui temi dell’accoglienza e della cura. Domenica 3 messa col vescovo Claudio Cipolla nella casa madre delle suore Elisabettine e sabato 9 giornata di approfondimento con interventi di esperti. Lunedì 11 novembre una serata all'Istituto S. Antonio Dottore affronta temi come l'arte di morire e il diritto alle cure palliative. Insieme alle suore che lavorano con dedizione all'interno della struttura di via San Giovanni di Verdara, intervengono alle giornate studiosi, professionisti sanitari e volontari; come quelli dell’associazione Valentina Penello onlus che da anni offre assistenza domiciliare al malato oncologico e terminale.

"Il demone dell'odio" è il titolo scelto per il cammino annuale del Gruppo di studio sulla nuova religiosità che intende offrire un percorso formativo per fornire strumenti di conoscenza per un dialogo costruttivo in un contesto di vita complesso e pluralistico.

«Non scegliamo la povertà, ma le persone da amare. E lo facciamo con lo stesso sguardo e con lo stesso amore che san Francesco ha attinto da Gesù Cristo». Così padre Alfredo Feracin, frate cappuccino coordinatore della mensa dei cappuccini di San Leopoldo, racconta ciò che ispira l’attività della mensa dei frati la cui origine si perde nelle notti della memoria.

Non è opzionale per noi cristiani, per noi cattolici rinnovare la fratellanza con i nostri "fratelli maggiori" ebrei. Le nostre radici sono ben piantate in questo popolo. Il Concilio Vaticano II ce lo ha dichiarato e il magistero ufficiale della Chiesa, fatto di gesti e documenti, ce lo ribadisce continuamente.