Chiesa nel mondo

Dedicato al tema dell’acqua il messaggio di Papa Francesco per la celebrazione della IV Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. “Custodire ogni giorno questo bene inestimabile - scrive - rappresenta oggi una responsabilità ineludibile, una vera e propria sfida”. “Non possiamo permettere che i mari e gli oceani si riempiano di distese inerti di plastica galleggiante. Anche per questa emergenza siamo chiamati a impegnarci, con mentalità attiva, pregando come se tutto dipendesse dalla Provvidenza divina e operando come se tutto dipendesse da noi”

"Il ministero petrino è carico di spine e sacrifici, e rafforzato attraverso il balsamo della Grazia. Le offriamo il nostro omaggio di fedeltà, vicinanza e collaborazione perché la verità brilli al di sopra di ogni peccato". L'episcopato latinoamericano si schiera al fianco di papa Francesco.

La Chiesa locale ha voluto lasciare un segno profetico: una festa con una cena offerta a tutti i poveri della città a Sant’Irene, la chiesa barocca più grande di Lecce, situata sul corso principale a metà strada tra Piazza Duomo, dove nella Cattedrale si sono svolti i riti liturgici e della devozione popolare e Piazza Sant’Oronzo, il cuore pulsante della città antica, palcoscenico dei principali eventi di spettacolo

Sono i due temi che hanno caratterizzato la visita di Papa Francesco in Irlanda, il 24° viaggio apostolico per un totale di 36 Paesi visitati. L'occasione è stata fornita dall'Incontro mondiale delle famiglie, che si è tenuto a Dublino dal 22 al 26 agosto, dal titolo “Il Vangelo della famiglia: gioia per il mondo” sullo sfondo dell’esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia

Si conclude la visita di Papa Francesco in Irlanda. “Fermi e decisi nella ricerca della verità e della giustizia” su abusi. E sui migranti: “Che sfida è sempre quella di accogliere il migrante e lo straniero”. Alle famiglie: "Possiate tornare alle vostre case e diventare fonte di incoraggiamento per gli altri, per condividere con loro ‘le parole di vita eterna’ di Gesù"

Percorrere la “via caritatis” assumendo lo sguardo del samaritano e sviluppando “l’arte del rammendo” delle relazioni. Curare la formazione di chi accompagna i fidanzati, essere capaci di offrire una “terapia della speranza” alle persone ferite dal fallimento del loro matrimonio. Queste, in estrema sintesi, le indicazioni offerte dal card. Gualtiero Bassetti che guida la delegazione della Chiesa italiana all’Incontro mondiale delle famiglie di Dublino

La Conferenza generale dell’Episcopato latinoamericano del 1968 verrà attualizzata, proprio a Medellín, attraverso il convegno “Medellín cinquant’anni: profezia, comunione, partecipazione”, promosso dal Celam (Consiglio episcopale latinoamericano), dall’arcidiocesi di Medellín, dalla Clar (il coordinamento latinoamericano dei religiosi e delle religiose) e dalla Caritas latinoamericana. Quella stagione, dunque, ha ancora qualcosa da dire. Non solo all’America Latina, ma a tutta la Chiesa. Ne è convinto il  teologo argentino Juan Carlos Scannone, gesuita, insegnante e amico di Papa Bergoglio

Il vescovo di Limerick racconta le prime impressioni dell’Incontro mondiale delle famiglie e l’attesa per l’arrivo in Irlanda del Papa. “C’è un clima di grande fermento. In fondo la stragrande maggioranza degli irlandesi non vede l’ora di vedere Francesco”.

“La famiglia non è una nozione ideologica remota, ma il luogo in cui la compassione, la gentilezza, la pazienza e il perdono vengono apprese, praticate e diffuse”.
Così mons. Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino, dando il benvenuto ai partecipanti all'Incontro mondiale delle famiglie.

Sconfiggere definitivamente la terribile piaga della pedofilia chiede oggi alla Chiesa di lottare contro ogni forma di “clericalismo”. Perché – spiega in questa intervista padre Hans Zollner - il clericalismo è una mentalità che mette il clero in una "classe superiore" e “una delle conseguenze di una mentalità da ‘élite speciale’ è l'idea secondo la quale ‘posso permettermi quello che voglio’, e questo ha portato ai crimini più scioccanti, alla (spesso) totale assenza di empatia con le vittime e del senso di responsabilità da parte di tanti rappresentanti della Chiesa locale”