Chiesa nel mondo

"Cristo è al principio e al termine; all’inizio e al compimento. Nel presente ci siamo noi, che cerchiamo di scrutare i segni dei tempi, ossia discernere negli avvenimenti, nelle richieste e nelle aspirazioni, cui prendiamo parte con gli altri uomini del nostro tempo, quali siano i veri segni della presenza o del disegno di Dio"

È dal 1908 che i cattolici d'Inghilterra e Galles non possono portare in processione il Santissimo Sacramento: si temeva di fomentare disordini. Ma “oggi viviamo in tempi molto diversi”, spiega il vescovo ausiliario di Birmingham Robert Byrne, presidente di “Adoremus”, il congresso eucaristico che si terrà a Liverpool dal 7 al 9 settembre prossimi, dove 5mila persone, insieme a tutti i leader cristiani di Liverpool, sfileranno durante la processione che concluderà il congresso.

Fra Michael A. Perry, ministro generale dell’Ordine dei Frati minori, parla a conclusione delle celebrazioni per il Perdono di Assisi: "San Francesco ha abbracciato dei principi che sono per tutti i tempi: il rispetto per gli altri e per il creato, la fratellanza, l'accoglienza, la cura degli altri, la cordialità, la tenerezza, il modo di vedere gli altri come figli di Dio, immagine di Dio". È ancora: "La pratica della confessione è un gesto di umiltà in cui la persona si riconosce quello che veramente è davanti a Dio"

Per questo miracolo e per quello che portò alla beatificazione, entrambi i miracoli rivolti a una vita prenatale, senza dimenticare il grande impegno apostolico che Papa Montini ebbe per la trasmissione della vita, il “mio” Paolo VI è un papa “Magno”, alla stregua dei grandi Leone o Gregorio, un vero “defensor fidei” – oserei dire contro tutto e contro tutti, o quasi

Il 29 luglio di cinque anni fa veniva sequestrato a Raqqa (Siria) il padre gesuita Paolo Dall’Oglio, fondatore della comunità monastica siriana di Mar Musa. In questi 5 anni, sulla sua sorte si sono rincorse tante voci, senza alcuna conferma. Il Sir vuole ricordare il gesuita, impegnato nel dialogo interreligioso, attraverso le parole - e la musica - del fratello, il musicista Pietro Dall'Oglio

Manca ormai meno di un mese all’incontro dei giovani italiani con Papa Francesco a Roma, l’11 e il 12 agosto, dal titolo “Siamo qui”. Nella Capitale sono attesi, dopo una settimana di cammino sulle vie dei pellegrini delle loro terre d’origine, almeno 50mila giovani da quasi 200 diocesi. Con don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg), abbiamo parlato del significato dell'incontro e degli scopi che si prefigge.

Dom Roque è da anni impegnato nella difesa dell’ambiente e dei diritti delle popolazioni indie fin dal suo primo incarico da vescovo della diocesi di Roraima, nel nord del Brasile, dove la diocesi di Vicenza è attualmente presente con due missionari fidei donum e dove opera una comunità delle suore orsoline. Lo abbiamo incontrato proprio a Vicenza, in visita al vescovo Beniamino Pizziol e agli amici delle Orsoline e dell’Ufficio missionario.

L’arcivescovo Custode propone due criteri di riferimento: "scientificità" e "neutralità". Cioè: non si faccia ricerca sulla Sindone partendo da "ipotesi pregiudiziali", di cui poi inevitabilmente si vorrebbe avere conferma, ma si svolga invece un lavoro realmente scientifico in modo da accrescere la conoscenza del Telo, mettendo a disposizione dell’intera comunità scientifica mondiale risultati di sperimentazioni che siano autorevoli e credibili. La "neutralità" della scienza dovrebbe essere il riferimento naturale per chi opera in tali contesti

Verso la finale dei Mondiali 2018 Francia-Croazia. Parla mons. Dominique Lebrun, vescovo di Rouen e per ben tredici anni arbitro della Federazione calcistica della Francia. “È stata una gioia vedere la squadra francese, dopo le difficoltà di alcuni anni fa, riuscire a dare nuovamente il meglio di sé, grazie anche alla giovane età dei suoi giocatori”. E in tempi di calciomercato, avverte: “Lo sport è un gioco. Non dimentichiamolo mai”