A sorpresa, al termine del Regina Coeli di Pentecoste, Papa Francesco ha annunciato un nuovo concistoro per la creazione di 14 cardinali, di cui 11 elettori. Ancora premiate le periferie. Il Giappone rientra dopo tanti anni al conclave. Tre gli italiani: il vicario di Roma, l'arcivescovo de L'Aquila e il curiale Becciu.
Chiesa nel mondo
Paolo VI sarà canonizzato il 14 ottobre, insieme a mons. Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador, martire ucciso dagli “squadroni della morte” il 24 marzo 1980, e ad altri quattro beati. Lo ha annunciato – in latino come da tradizione – Papa Francesco, durante il Concistoro ordinario pubblico per la canonizzazione di sei beati.
"Elaborare nuove forme di economia e di finanza" attraverso "un discernimento etico" che superi l'egoismo miope dell'attuale sistema. È l'obiettivo del documento di due dicasteri della Santa Sede, presentato ieri in sala stampa vaticana.
“Sono molto preoccupato e addolorato per l’acuirsi delle tensioni in Terra Santa e in Medio Oriente, e per la spirale di violenza che allontana sempre più dalla via della pace, del dialogo e dei negoziati”. Lo ha detto il Papa, prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana che come di consueto concludono l’appuntamento del mercoledì in piazza San Pietro con i fedeli.
Da un "non popolo" al popolo dell'Esodo. È questa la direzione indicata dal Papa alla sua diocesi, esortata a San Giovanni in Laterano ad "ascoltare il grido del popolo" per guarire le proprie "malattie spirituali" attraverso una conversione pastorale che non abbia paura di "lasciarci mangiare dalla realtà". Duemila i presenti, tra l'interno e l'esterno della basilica
Al progetto stanno lavorando il Centro per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e il Centro per le scienze religiose (ISR) della Fondazione Bruno Kessler di Trento. Entro la fine dell’anno sarà disponibile una nuova app che permetterà di virtualizzare oggetti e luoghi di culto, così da essere condivisi, attraverso le moderne tecnologie, anche a grandi distanze. Grande l’interesse riscontrato dai ricercatori tra le varie realtà religiose presenti in Italia
“Mi auguro che questo governo abbia come punto di partenza la voglia di mettere orecchio alle condizioni concrete e alle attese reali delle persone. Perché le ideologie, le prese di posizioni, i proclami pre-elettorali devono essere ridimensionati e tarati sulla realtà e sui bisogni reali”.
La conclusione del messaggio contiene un’apertura al giornalismo di pace, inteso non come un approccio buonista e ipocrita ai fatti drammatici quanto piuttosto come la professione di un impegno prezioso nella ricerca e nel racconto delle cause.
Padre Aurelio Gazzera, missionario carmelitano di origine cuneese, vive e lavora a Bozoum, oltre 300 km a nord di Bangui, per arginare la povertà, perché questa è “la radice e il frutto della guerra”
“Gesù risorto dice: ‘Fate discepoli’. Non dice: conquistate, occupate, ma ‘fate discepoli’, cioè condividete con gli altri il dono che avete ricevuto, l’incontro d’amore che vi ha cambiato la vita”. Con queste parole il Papa, nel suo discorso ai neocatecumenali dalla spianata di Tor Vergata, ha descritto il “cuore della missione”, che consiste nel “testimoniare che Dio ci ama e che con lui è possibile l’amore vero, quello che porta a donare la vita ovunque, in famiglia, al lavoro, da consacrati e da sposati”.
Il 9 maggio prossimo, nella Valle dei Templi di Agrigento, per iniziativa della Conferenza episcopale siciliana, ci sarà una solenne messa davanti al Tempio della Concordia. Si ricorderà lo storico grido di Giovanni Paolo II 25 anni fa, quando gridò ai mafiosi: "Convertitevi". Presiederà la celebrazione il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento.
La Chiesa è attenta e aperta agli sviluppi della ricerca scientifica e delle biotecnologie. Servono ponti, non muri, dice il responsabile scientifico del Pontificio Consiglio della cultura a conclusione della quarta Conferenza internazionale sulla medicina rigenerativa. L'impegno contro la sofferenza deve essere globale ma è necessaria anche una riflessione etica.
A fare il punto della 41ª Convocazione nazionale è il presidente, Salvatore Martinez, che sul tema scelto per l'edizione 2018, incentrata sulla parabola evangelica del buon Samaritano, aveva dichiarato: “Prendersi cura dei fratelli contribuisce a sconfiggere l’egoismo del mondo diffondendo la solidarietà che viene dall’amore, la sola che genera fraternità e amicizia durature tra gli uomini”
Tre giornate di studio e confronto all'insegna del dialogo islamo-cristiano. A promuoverle a Collevalenza è la Cei, coinvolgendo una cinquantina di persone, tra imam e rappresentanti di comunità e associazioni islamiche. "Queste giornate - spiega fra Ignazio de Francesco - vogliono essere un seme di speranza e di costruzione di una vita comune, in un momento in cui sembrano prevalere segnali di disgregazione, di polemiche, di scontro. Ci troviamo tra musulmani e cristiani, uomini e donne di buona volontà, per poter porre punti di vita comune e di dialogo costruttivo tra noi”
Il presidente della Commissione episcopale Cei che ha redatto il Messaggio in vista della Giornata del lavoro commenta al Sir i passaggi più significativi del testo. E ribadisce il contributo alla creazione di quel “lavoro che vogliamo, libero, creativo, partecipativo e solidale” lanciato a Cagliari, nella 48ª Settimana sociale dei cattolici italiani.