Chiesa nel mondo

Venerdì 5 marzo (fino all’8) Papa Francesco partirà per l’Iraq, il primo viaggio di un pontefice nel Paese mediorientale. Una visita  fortemente voluta da Bergoglio nonostante la pandemia e le tensioni che attraversano il Paese mai del tutto pacificato dopo la caduta di Saddam Hussein nel 2003. Nella delegazione pontificia ci sarà anche il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il card. Leonardo Sandri al quale il Sir ha chiesto di rileggere il programma del viaggio presentato ieri in Vaticano

A morire sono soprattutto i preti più anziani, con un’età media di 82 anni in linea con quella delle vittime di Covid-19 nella popolazione generale. Ma non sono soltanto i sacerdoti più fragili o ricoverati nelle case di riposo ad andarsene: oltre 40 di loro, infatti, hanno massimo 75 anni (20% del totale), ovvero l’età limite prevista dal Codice di Diritto canonico per svolgere il ministero di parroco. Sono preti attivi che vivono la missione tra la gente (4 hanno meno di 50 anni), partecipando quotidianamente alle vicende del popolo di Dio loro affidato. E anche tra quanti hanno età superiore ai 75 anni, numerosi proseguono in deroga a ottemperare ai compiti ministeriali come parroci o collaboratori parrocchiali

Anticipiamo la presentazione del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, al libro "Covid-19: preti in prima linea" di Riccardo Benotti che è un primo bilancio sui sacerdoti italiani morti a causa del Covid-19 con le testimonianze dirette dei preti che hanno servito il popolo che è stato loro affidato durante il primo anno della pandemia e le storie dei tanti sacerdoti che sono deceduti in Italia

Il 6 marzo Papa Francesco sarà a Ur dei caldei, patria di Abramo, uno dei grandi centri urbani della civiltà sumera. Lì, sullo sfondo della famosa ziggurat, avrà luogo un incontro interreligioso che si profila come una delle tappe più significative del suo imminente viaggio in Iraq (5-8 marzo). A Ur da anni sono attivi, nel campo della riscoperta e salvaguardia del sito, rappresentanti della società civile irachena e italiana. Tra loro esperti internazionali di patrimonio culturale e archeologico iracheno coordinati dall'ong Un Ponte Per.

La Conferenza episcopale italiana: “Sono milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria. Il conflitto infatti ha provocato 1,3 milioni di sfollati interni e circa 60 mila profughi fuggiti principalmente in Sudan, oltre che danni significativi alle infrastrutture”

Intervista al leader sciita Sayyed Jawad Al-Khoei: “La visita di Papa Francesco in Iraq non è solo per i cristiani, ma è per tutti coloro che ovunque lavorano per la pace”. Sulla presenza dei cristiani in Medio Oriente, dice: “La bellezza di questa terra sta nella nostra diversità e non possiamo immaginare questo posto senza cristiani”. “Siamo tutti sulla stessa barca, affrontando le stesse sfide. La sicurezza dei musulmani dipende dalla sicurezza dei cristiani e la sicurezza dei cristiani dipende dalla sicurezza dei musulmani”. “Non ho dubbi – conclude - che anche il futuro di questa Regione sarà pacifico, ma questo richiederà tempo e volontà politica sia da parte dei leader locali che della comunità internazionale perché non si combattano guerre per procura usandoci come carne da cannone”.