Chiesa nel mondo

L’idea di questo articolo, idealmente a quattro mani, sulla Giornata per la Vita nasce da un suggerimento giunto direttamente dal Sir. Sfogliando i primi numeri di questa agenzia di stampa ho ritrovato un articolo di Carlo Casini pubblicato nel n. 50 del 3 febbraio 1990 riguardante la Giornata di quell’anno. Ho accolto con simpatia la proposta: i virgolettati sono le parole di Carlo Casini tratte da quell’articolo, ad eccezione di due frasi raccolte da altri testi

In questa crisi pandemica, che ha visto tanti lutti, abbiamo assistito ad una gara di solidarietà e condivisione espressa nelle varie professioni a partire da infermieri, medici, insegnanti, sacerdoti e genitori che non si sono tirati indietro, ma hanno con responsabilità donato le loro competenze e affetti per il bene di chi faceva più fatica o era nella malattia. La Giornata per la vita è onorata 365 giorni l’anno da tante persone che si sporcano le mani, accogliendo le situazioni di povertà

Il futuro viene attraverso la porta del pieno abbandono alla Misericordia. È un “largo” da prendere con decisione, al cospetto dei serafini e pur in mezzo al popolo dalle labbra impure: “Manda me”. La decisione della libertà che si affida, che non deve giustificarsi di mani vuote, di labbra impure. Affidandosi, incontra il fuoco ardente della Misericordia

Due suggerimenti di lettura: “La scomunica ai comunisti. Protagonisti e retroscena nelle carte riemerse del Sant’Offizio” (San Paolo) di Cesare Catananti e la riscoperta del “Siddharta” (Adelphi) di Herman Hesse a cento anni dalla pubblicazione. Il libro di Catananti permette ai lettori, soprattutto i più giovani, la conoscenza di un periodo della storia mondiale oggetto di visioni e revisioni, di sguardi prospettici viziati dalle appartenenze politiche e ideologiche e di grandi fermenti all’interno del cattolicesimo stesso. Siddharta porta con sé il parallelismo con San Francesco: la rinuncia, l’accettazione, il passaggio continuo al di là delle illusioni, la preghiera, la povertà di Siddharta recano con sé qualcosa del fascino del Poverello, del “saluto divino” che incarnava con la sua scelta di diventare creatura senza pensieri del domani

La visita pastorale del Papa ad Arezzo, La Verna e Sansepolcro ha dovuto fare i conti stasera con il cattivo tempo. Così è saltata la visita al santuario della Verna. La pioggia e la nebbia hanno creato problemi per la visibilità e quindi sono venuti meno i requisiti di sicurezza per il volo in elicottero. È stata così anticipata la visita a Sansepolcro, alla quale hanno partecipato anche il card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, e mons. Riccardo Fontana, arcivescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Il Santo Padre ha ringraziato gli abitanti di Sansepolcro per l’accoglienza: "Nonostante il tempo un po’ brutto, il nostro cuore è pieno di luce, di calore e di gioia", ha sostenuto.

Nelle nostre chiese vengono benedette le candele che illumineranno le celebrazioni e rammenteranno come le tenebre della storia siano state squarciate da una nascita avvenuta in un piccolo borgo sconosciuto e senza rinomanza, ma che i profeti avevano intravvisto ed atteso. La luce di Israele ha forato i secoli e continua nella sua fedeltà a proclamare la Torah, per i cristiani Gesù Cristo è la Torah incarnata, Luce da Luce

I vescovi cattolici canadesi, l’Assemblea delle Prime Nazioni, il Consiglio nazionale dei Métis e l’Inuit Tapiriit Kanatami sono “lieti” di annunciare che “la delegazione in partenza per Roma per incontrare Papa Francesco, originariamente prevista per dicembre 2021, e ora riprogrammata per la fine di marzo e l’inizio di aprile di quest’anno”.