Chiesa nel mondo

“Questa nomina è pura misericordia di Dio”. Queste le prime parole di mons. Luis José Rueda Aparicio, arcivescovo di Bogotá e presidente della Conferenza episcopale colombiana, dopo aver appreso l’annuncio del Santo Padre della sua creazione a cardinale nel Concistoro che si terrà il 30 settembre, in Vaticano. 

Il 30 settembre si terrà un Concistoro per la nomina di 21 nuovi cardinali. Lo ha annunciato ieri il Papa dopo la recita dell’Angelus: “La loro provenienza esprime l’universalità della Chiesa, che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della Terra. L’inserimento dei nuovi cardinali nella diocesi di Roma, inoltre, manifesta l’inscindibile legame tra la Sede di Pietro e le Chiese particolari diffuse nel mondo”.

“È un orgoglio apprendere che tra i 21 nuovi cardinali che oggi Papa Francesco ha annunciato di avere scelto per la nomina a cardinali il prossimo 30 settembre ci sono due veneti. Sono il vicentino S.E. Mons. Agostino Marchetto, nunzio apostolico nato a Vicenza, ed il veronese S.E. Mons. Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali. A loro voglio indirizzare uno speciale augurio e un sentito ringraziamento per il loro esempio ecumenico svolto fino ad oggi”.

Una “sessione breve ma intensa” quella del Consiglio episcopale permanente che si è riunito straordinariamente sabato 8 luglio, con 10 vescovi in presenza a Roma e 21 in video collegamento (2 assenti giustificati), per condividere, discutere e approvare le Linee guida per la “fase sapienziale” del Cammino sinodale delle Chiese in Italia. La riunione è stata presieduta dal card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che in apertura dei lavori ha espresso gratitudine per la vicinanza e l’affetto manifestatigli in occasione delle visite compiute a Kiev e Mosca quale Inviato del Santo Padre. 

“Il mare raccoglie il grido dei poveri”, non solo di quanti lo solcano in ricerca di una vita migliore, ma anche di chi in mare lavora per vivere. Lo ha detto don Bruno Bignami, direttore dell’Apostolato del mare della Cei, celebrando a Lampedusa la Giornata del Mare. Soffermandosi sulle conseguenze che l’uomo subisce nella vita e nel proprio lavoro, don Bignami ha detto del “degrado dovuto a deforestazione, monocolture agricole, rifiuti industriali, allevamenti intensivi, pesca distruttiva” e di una “economia mondiale viaggia via mare”.

“In questi giorni in cui stiamo assistendo al ripetersi di gravi tragedie nel Mediterraneo, siamo scossi dalle stragi silenziose davanti alle quali ancora si rimane inermi e attoniti. La morte di innocenti, principalmente bambini, in cerca di una esistenza più serena, lontano da guerre e violenze, è un grido doloroso e assordante che non può lasciarci indifferenti. È la vergogna di una società che non sa più piangere e compatire l’altro”.

“Con una certa emozione si sfogliano le pagine di questo libro in cui padre Paolo Dall’Oglio commenta la Regola della comunità monastica di Deir Mar Musa; racconta cioè le intenzioni profonde che lo avevano mosso nel far rinascere un monastero siriaco antichissimo, del VI secolo d.C., recuperando la grande tradizione spirituale dei padri del deserto e insieme donandole il senso nuovo di una testimonianza dell’amore di Cristo nel contesto arabo-musulmano”.